Se qualcuno di voi ha mai visto uno di quegli scialbi programmi con concorsi a premi della tv ha sicuramente dimestichezza con la parola ‘aiutino’ i quali suoni uscivano dalla bocca del concorrente che aveva difficoltà con la risposta del quiz; in genere il conduttore, quando il programma era semiserio, forniva degli indizi così da indurre la mente a trovare la risposta. Insomma non un vero e proprio modo di gabbare gli altri concorrenti ed anche il ‘banco’ ma comunque qualcosa che potremmo definire LEGGERA ILLEGALITA’.

Ora visto che il termine è molto usato in questo periodo dobbiamo soffermarci sul perché sia sulla bocca di tutti, e non solo su quella del buon Tombazis in forze alla FIA; di questo ingegnere però qualcosa dobbiamo dire, è stato colui, insieme a Pat FRY, che rassicurò Montezemolo sulle regole proposte dalla Mercedes in relazione ai nuovi motori ibridi, in particolare volle delle PU piccolissime perché il “telaio della nuova Ferrari non avrà uguali in F1”, poi sappiamo tutti come è andata con il rimpallo di responsabilità tra telaisti e motoristi e l’allontanamento di Montezemolo e della combriccola che di certo non ha fatto grandi cose per la Ferrari; insomma certi tecnici quando non vincono nulla, sbagliano progetti o sono alla fine della carriera trovano il posto fisso in Federazione; una sorta di contentino per gli studenti mediocri. Proprio Tombazis e ‘compagnia bella’ sono riusciti nell’impresa quasi di stampo Italico (visto che ci battono anche gli Anglosassoni?) di coniare una espressione nuovissima che descrive una situazione che non è una netta linea tra la legalità e l’illegalità, ma è un compromesso, un’ombra di entrambe; un’attenuante che se ben applicata servirà in futuro per scagionare qualcun altro imputato.

I fatti si riferiscono ai cerchi della Mercedes giudicati quindi leggermente illegali; ma non è tutto qui, gli aiutini ci sono stati in pista con sanzioni mai applicate sia a Bottas che ad Hamilton mentre sulla Rossa c’era l’accanimento investigativo tra specchietti, sensori, prove al software in gara, altri hardware; soluzioni bocciate a priori e commissari che non ne perdonano una. Dall’altra parte invece una normalità quasi innaturale; gomme ribassate solo nella stagione in cui certi problemi sono sulle macchine grigie; Pirelli che gioca con le pressioni in funzione di certi standard incomprensibili; in USA guarda caso solo Mercedes ha avuto grossi problemi di blistering, chissà cosa sarebbe accaduto senza la modifica delle pressioni, e poi si dice che a pensare male si fa peccato; ma si sa la casa Milanese ha un solo obiettivo, rendere sicure le vetture quindi può fare, di fatto , quel che vuole. Bottas che commette una lieve infrazione ma non viene neppure richiamato; e poi, tornando indietro nel tempo, la strana questione dell’olio bandito proprio quando la Ferrari inizia a capirne le tecnologie.

Bisogna essere chiari perché poi si passa per tifosi scriteriati o teorici della cospirazione soprattutto se Italiani; tutti quelli elencati sono fatti e non opinioni e la lista non è neppure completa; ci si chiede quindi se lo stesso Hamilton ed anche la Mercedes non possano essere, alla fine, danneggiati da certi comportamenti, la domanda è arrivata quando i nostri occhi sono andati su certi forum Inglesi dove i primi scandalizzati erano proprio britannici e tedeschi; la F1 sta facendo una figura barbina almeno per gli addetti ai lavori o chi è più esperto, tutti gli altri continueranno ad ingoiare le baggianate di commentatori tv e dei social istituzionali, ma la cosa non durerà a lungo…

Marco Asfalto

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