Helmut Marko ha spiegato i motivi per cui il messicano, nonostante il lungo periodo di difficoltà, è stato riconfermato per il resto del 2024.
Per la prima volta dopo almeno due anni, la Red Bull rischia di non vincere il Mondiale Costruttori. L’avvicinamento in classifica e a livello di performance delle avversarie, soprattutto McLaren, non può che preoccupare la scuderia anglo-austriaca, che da Miami in poi ha accumulato punti quasi esclusivamente grazie a Max Verstappen. Dopo un inizio di stagione molto promettente, Sergio Pérez ha perso fiducia nella RB20 e i risultati hanno cominciato a latitare: nelle ultime otto gare, il messicano ha conquistato solo 28 punti contro i 141 dell’olandese. Questo crollo ha generato voci insistenti su una possibile sostituzione in corso d’opera con un altro dei piloti della famiglia Red Bull, ma il team anglo-austriaco ha deciso di confermare Pérez ed Helmut Marko, raggiunto da ESPN, ha spiegato i motivi dietro a questa scelta.
“Crediamo di poter dare una svolta e rendere la macchina più stabile per lui.” – ha affermato l’austriaco – “Essere il compagno di squadra di Max non è la cosa più bella che possa capitare in F1, ma Checo ha vinto delle gare ed ha dei meriti. Il nostro confronto non era incentrato solo sui piloti: abbiamo discusso su come migliorare la situazione e sappiamo di dover rendere la monoposto più facile da guidare. Più la vettura è complessa, più Max fa la differenza grazie al suo talento straordinario. Non alza il piede quando perde il posteriore. Quando per lui la macchina è un po’ nervosa, per Checo è inguidabile. […] Anche Max vuole una monoposto più semplice e bilanciata, quindi la soluzione migliore è continuare con Checo e sperare che non sia altalenante. Ha ottenuto ottimi risultati e belle prestazioni, per poi trovarsi a mezzo secondo da Max il giorno dopo.”
Marko ha poi dato un aggiornamento sulla situazione dei piloti della VCARB: “Gli azionisti hanno chiaramente specificato che Racing Bulls è una scuderia junior e in futuro si seguirà questa strada. Ricciardo è stato messo in macchina con la prospettiva che, se fosse stato considerevolmente più veloce di Tsunoda, lo avremmo potuto riportare in Red Bull. Anche lui, però, è stato altalenante e quindi non soddisfa i criteri per guidare in Red Bull. Per quanto riguarda Lawson, è un momento difficile. Quando è salito in macchina ha fatto molto bene in circostanze estremamente complesse. Abbiamo grande stima di lui e avrà un’opportunità. Dovete solo aspettare settembre, poi avrete una risposta.”
Foto copertina: Red Bull Content Pool