La FIA ha deciso di opporsi ai design che comportano una flessione illegale delle ali emanando la TD018, che entrerà in vigore a Singapore.

La questione della flessione delle ali è da sempre uno dei più grandi grattacapi che tormentano i tecnici della FIA quando si parla di far rispettare i regolamenti in F1. E anche nel 2023 pare che le scuderie, in particolare l’Aston Martin, abbiano trovato il modo di far flettere in maniera irregolare le ali e guadagnare vantaggi aerodinamici, eludendo i test statici. Il problema è tornato d’attualità quando, come rivelato da Autosport, la Federazione ha inviato ai team una Direttiva Tecnica per chiarire quale tipo di design delle ali e degli elementi di supporto e fissaggio sono ritenuti illegali. All’interno della TD018, inviata prima di Zandvoort ma destinata ad entrare in vigore a Singapore per permettere ai team di regolarizzare gli elementi in questione, la FIA scrive di ritenere che i team stiano sfruttando “specifiche zone, appositamente disegnate, di cedevolezza flessionale localizzata”, e[…] un moto relativo tra componenti adiacenti.”

Il reparto tecnico della FIA ha evidenziato quattro tipi di design che considera illegali: gli elementi alari in grado di traslare verticalmente, longitudinalmente o lateralmente in relazione al componente della carrozzeria al quale sono stati fissati; gli elementi alari in grado di ruotare in relazione al componente della carrozzeria al quale sono stati fissati; i design che utilizzano fili elastomerici, sezioni cedevoli del profilo dell’ala o sottili e flessibili laminati presso un’intersezione che può distorcersi, deflettersi o torcersi, così da permettere una deflessione localizzata in relazione al componente della carrozzeria a cui l’elemento è fissato; i design che utilizzano morbidi bordi d’uscita su elementi dell’ala per evitare le ‘crepature localizzate’ come conseguenza della deflessione dell’assemblaggio dei componenti.

Quanto descritto in precedenza va ad infrangere, secondo la Federazione, l’Articolo 3.2.2 del Regolamento Tecnico della F1, secondo cui “[…] tutti gli elementi aerodinamici o di carrozzeria che influenzano le prestazioni aerodinamiche della vettura devono essere fissate rigidamente ed essere immobili rispetto al loro sistema di riferimento, definito all’Articolo 3.3″. Contrariamente al passato, la FIA non ha deciso di incrementare la severità dei test statici per monitorare la situazione, bensì ha imposto ai team di inviare entro l’8 settembre i disegni e le sezioni trasversali degli assemblaggi. Essi devono mostrare il fissaggio degli elementi dell’ala anteriore al muso, mentre per quanto riguarda l’ala posteriore devono mostrare il fissaggio all’endplate, alla struttura d’impatto posteriore e ai piloni. Ai team è anche richiesto di inviare la documentazione del fissaggio dei piloni alla struttura d’impatto posteriore.

Foto: Alessandro Martellotta per Newsf1.it

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