Reed Hastings, Presidente del colosso dello streaming, ha affermato che oggi Netflix farebbe un pensiero ad acquistare la F1 se venisse messa in vendita.

Sin dall’approdo di Liberty Media al timone del circus, la F1 è entrata in una fase di pesante ammodernamento e digitalizzazione del suo prodotto. L’obiettivo è ben chiaro: attrarre il più possibile un pubblico giovane o giovanissimo (colpevolmente ignorato da Bernie Ecclestone negli ultimi anni della sua governance), ossia quello maggiormente in grado di garantire alla categoria regina una fanbase fidelizzata e di lunga durata. Per far ciò Liberty ha utilizzato diverse tattiche, come incrementare la qualità e la quantità dei contenuti sui social, anche se restano d’attualità problemi evidenti come il prezzo dei biglietti in autodromo o il costo elevatissimo degli abbonamenti alle Pay TV. Quest’ultimo settore sta tuttavia subendo la pesante competizione del mondo dello streaming, più accessibile e meno costoso, e il circus, già attivo con F1TV Pro, non può rimanere indifferente.

F1 Streaming

Già nei mesi scorsi era stata ipotizzata una possibile trasmissione della F1 esclusivamente sulle nuove piattaforme digitali una volta terminati i contratti con le televisioni a pagamento. Tra i possibili interessati si era parlato di Amazon Prime Video e di DAZN, che già trasmette la F1 in paesi importanti come la Spagna e il Giappone. Curiosamente, dai discorsi era stata esclusa la piattaforma più legata al circus, Netflix, che è sempre stata riluttante nel trasmettere eventi sportivi in live streaming. Ciononostante, negli ultimi anni il colosso americano si è avvicinato moltissimo al circus attraverso la produzione della serie Drive to Survive e del meraviglioso documentario su Michael Schumacher, entrambi dei grandi successi, e sta giocando un ruolo fondamentale nella sua crescita a livello globale. Ma potrebbe esserci di più: il Presidente di Netflix Reed Hastings ha infatti affermato che, qualora la F1 dovesse finire in vendita, il colosso americano ci farebbe sicuramente un pensierino.

“Lo sport in diretta non ci interessa.” – ha affermato l’americano in un’intervista a Der Spiegel “[…] Nella trasmissione di eventi sportivi non abbiamo alcun tipo di controllo sulla fonte: per esempio, non possediamo la Bundesliga, che può fare accordi con chiunque voglia. Questo tipo di controllo sarebbe necessario per noi, perché ci permetterebbe di offrire ai nostri clienti un prodotto garantito. Qualche anno fa sono stati venduti i diritti commerciali della F1: a quel tempo non abbiamo fatto un’offerta, mentre oggi ci penseremmo“.

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