Per evitare problemi in Australia verranno anche utilizzate le tute del 2018 ma il dubbio riguarda anche la colorazione della SF90
Colpo di scena in casa Ferrari. Il nome della squadra di Maranello è ufficialmente cambiato nell’albo degli iscritti al mondiale 2019 e torna ad essere ”Scuderia Ferrari”, privandosi così dello sponsor ”Misson Winnow”. La decisione è arrivata in questi giorni dopo l’inchiesta del Codacons per i problemi legati alla presunta collaborazione tra lo sponsor ed il produttore di tabacco Philip Morris, ma non finisce qui. Ora è stato chiarito che anche dalle tute, dai caschi e divise dei membri della squadra dovrà sparire il logo della partnership, un vero grattacapo a livello logistico.
A Melbourne verranno infatti utilizzate le tute del 2018, ma quelle precedenti al GP del Giappone dove per la prima volta era comparso lo sponsor. Tutto ciò fa pensare anche al fatto che sulla SF90 di Sebastian Vettel e Charles Leclerc si tornerà ad una livrea più tradizionale e senza gli inserti neri dove era presente il logo. Un lavoro molto intenso quello che si trovano a dover compiere i membri della Scuderia, ma sorge qui un interrogativo. Perchè la Ducati in MotoGP, avente la medesima sponsorizzazione, non è mai stata messa sotto inchiesta? Stessa cosa per la Mclaren, che ha presentato una partnership con la BAT ( British American Tobacco) aggiungendo la dicitura ”A Better Tomorrow” sulla livrea della monoposto? Al momento non ci sono risposte, ma tutto questo fa molto riflettere sul quanto la Ferrari sia attualmente scomoda e preoccupi la velocità mostrata nei test invernali.