Nella Sprint del Gp Brasile Max Verstappen è il solito cannibale, Lando Norris spreca un’occasione, mentre Ferrari e Mercedes hanno avuto una prestazione opposta.

C’è un uomo solo al comando nel mondiale di F1 da due anni, Max Verstappen che si è imposto anche nella Sprint del Gp del Brasile. Il campione del mondo ha nuovamente rimediato alla pole persa nello shootout, grazie ad una grande partenza. Proprio il tempo perso nel primo giro, non ha permesso a Lando Norris di lottare con Verstappen, e di doversi accontentare della seconda posizione. Sergio Perez ha ripagato la fiducia ribadita in questi giorni della Red Bull, tornando sul podio, precedendo George Russell. Mini race in difesa per la Ferrari, che ha pagato la scelta di correre con le soft usate, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, i quali hanno limitato i danni con la quinta e ottava piazza. Fra le due Rosse l’mvp Yuki Tsunoda, e Lewis Hamilton. Dai grafici successivi andiamo a vedere gli spunti in vista della corsa di domani.

La vittoria della Sprint si è decisa al via, quando Verstappen brucia Norris e si prende la testa della corsa. Il pilota della McLaren nelle prime fasi della gara è troppo conservativo, e per non degradare le gomme viene superato da Russell, e deve difendersi da Hamilton. Quando le Mercedes dopo un super avvio vanno in difficoltà, Norris si riprende la seconda posizione, e dimostra che è l’unico che può tenere il passo di Verstappen. Alle loro spalle Perez, che durante il sorpasso a Russell mette in evidenza la solita forza della RB19 con il DRS aperto, ed una W14 forte in curva ma molto lenta sul dritto. Stesso discorso di Norris per Ferrari che fin dal via è in gestione, con Leclerc e Sainz messi sotto pressione dalle Alpha Tauri di Tsunoda e Ricciardo. La SF-23 oltre a farli soffrire nel secondo settore, li costringe a continui lift off, non solo per il degrado gomme, ma anche per le alte temperature del motore.

Se Norris nella seconda parte della Sprint, seppur non riesca più a tenere il passo di Verstappen,  rimane il solo ad avvicinare i suoi tempi, la Ferrari cambia ritmo. In particolare Leclerc, dopo l’ennesima richiesta di Marcos di gestire penumatici e power unit, inizia a spingere e ha il quarto miglior passo, che gli consente di superare Hamilton e di avvicinarsi a Russell. La stessa cosa non riesce a Sainz, che accusa un gap di tre decimi al giro dal compagno di squadra. Se l’eccessiva gestione ha condizionato Norris e le Ferrari, la tattica opposta delle Mercedes, causa il crollo soprattutto di Hamilton, che taglia il traguardo settimo.

Soltanto la gara ci dirà, se questa volta gli strateghi della Ferrari ci hanno visto giusto, ed avere una soft in più sarà una mossa vincente. Se Verstappen, anche vista la partenza dalla terza fila di Norris, sembra candidato ancora una volta a fare una gara a parte, Leclerc che scatterà grazie al secondo tempo nelle qualifiche al suo fianco, oltre alle Mercedes e alla Mclaren di Norris, dovrà vedersela con l’Aston Martin di Alonso, che ha girato sullo stesso passo di Hamilton e Sainz, nonostante sia partito dal fondo della griglia.

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