Imbarazzanti le Ferrari che nella libere di Spa sono in fondo al gruppo. Il gap dai big è quasi di due secondi.

Il venerdì pomeriggio sul tracciato di Spa ha firmato la probabile morte dell’attuale gestione Ferrari. Se l’inizio di stagione era stato già avaro di risultati, la giornata odierna ha messo in mostra una SF1000 in lotta con la Williams, relegata al quindicesimo e diciassettesimo posto con Charles Leclerc e Sebastian Vettel. Pazzesco il fatto che su una pista dove il Cavallino aveva dominato negli ultimi due anni ci sia un ritardo di quasi due secondi da Max Verstappen, al comando davanti a Daniel Ricciardo.

Questo significa che il problema non è la superiorità Mercedes, ma il fatto che a Spa la Ferrari sia l’ottava forza in griglia, in lotta con l’Alfa Romeo Racing, la Williams e la Haas. Ormai è evidente che serva una pulizia totale a Maranello, perchè figure simili stanno demolendo un mito italiano osannato in tutto il mondo. Inspiegabile il crollo tecnico avuto dalla rossa, con gran parte del gap rimediato nel secondo settore, dove conta la vettura.

Nel 2019, Mattia Binotto salì al vertice di una Ferrari che si era giocata quasi sino in fondo i titoli mondiali, trasformandola in un aratro in poco più di un anno e mezzo. Evidenti le colpe di questa situazione, con una squadra che non ha più voglia di innovare e prendersi dei rischi, cosa che gli avversari fanno puntualmente. La cacciata dei vertici è ormai indispensabile, per ricominciare e presentarsi a Melbourne 2022 con personale nuovo e che abbia voglia di vincere. Il tempo ormai è scaduto.

 

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