F1: Le due casate storiche non stanno lottando per il campionato. Ma quel terzo posto costruttori, oggi, conta tanto.

F1: Ferrari e McLaren si trovano a battagliare dopo tanti anni dall’ultima volta. Infatti, era il 2008 quando le due scuderie si affrontarono per il titolo mondiale, vinto poi da Hamilton. Poi l’oscurità avvolse il team di Woking, fino a portarlo nelle retrovie, durante il binomio coi giapponesi.
Nel 2021 le due scuderie tornano ad affrontarsi, non per il mondiale, quello magari tra qualche anno, ma per il terzo posto. E sia Ferrari e sia McLaren hanno un motivo; un valido motivo per voler sedere sul gradino più basso del podio.

Ferrari F1 Ungheria

I magnifici sette

Sarebbero sette i milioni di premio a dividere la quarta con la terza piazza: ma non è questo che preoccupa i due team.
Dopo un 2020 magnifico per McLaren, in cui è riuscita ritrovare il terzo posto costruttori, il 2021 si prospettava come anno veritas: riuscire a mantenere quell’ambita posizione – aiutati da un motore Mercedes, il migliore della griglia. Ed è stato così, finora, per la scuderia Inglese. Fino al GP di Sochi il loro terzo posto sembrava consolidato, ma dopo il GP turco l’equilibrio, forse, è cambiato. Adesso i punti che separano le due scuderie sono pochi – sette e mezzo.

Ferrari, dal canto suo, non può rimanere impassibile. Non può permettere alle sue rivali di ottenere i loro obiettivi così facilmente, senza nemmeno provarci. Un Mattia Binotto particolare nelle sue dichiarazioni: all’inizio della stagione voleva ottenere il terzo posto, successivamente gli sarebbe bastato migliorare, ed ora – ad una manciata di gran premi dalla fine – rivuole la terza piazza.
Si decida Signor Team Principal!

f1

Non basta, da parte di Elkann, annunciare durante il video di presentazione della SF21 che quest’anno avrebbero onorato la memoria del Drake, contano i fatti. Al momento Ferrari sta proseguendo nella sua lenta, ed estenuante risalita al Top, e chissà se questa lotta sarà necessaria per ambire, successivamente, ad un titolo mondiale.
Si dice che quest’anno, per Ferrari, serva da lezione per lottare sotto pressione. Chissà.

Fifty fifty

Nel frattempo l’ex Ferrari Andrea Stella rilascia delle importanti dichiarazioni, circa il livello delle due vetture: “Abbiamo macchine con caratteristiche diverse, la Ferrari è forte, capace di fare pole come a Monaco e Baku. Quando ci sono rettilinei o curve ad alta velocità o frenate importanti sul dritto, siamo più forti noi, se invece la pista presenta curve che ‘chiudono’ è più forte la Ferrari. La vedo una lotta 50-50” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport.
E non posso che essere d’accordo con le sue parole.

Mancano sei gare al termine della stagione, ad oggi, è difficile fare pronostici. Due gare delle sei non le conosciamo ancora, parlo del Qatar e dell’Arabia Saudita. Il prossimo GP sarà un importante benchmarck per capire dove potrà andare a finire la coppa più piccola dei costruttori: Inghilterra o Italia?

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