Dopo la convincente prestazione della Ferrari in Turchia, ci si chiede se la McLaren sia ancora la favorita nella lotta al terzo posto.

Le prestazioni delle due scuderie sono state ben esposte durante la gara all’Istanbul Park quando, sia Sainz e sia Ricciardo, sono partiti nelle retrovie a causa delle penalità dovute al cambio di motore.
Se per Carlos Sainz, però, il cambio del motore è stato un qualcosa di premeditato in partenza, il discorso cambia per l’australiano. Infatti, Daniel Ricciardo, non avendo passato il primo taglio in qualifica – classificandosi 15° – si è ritrovato nelle mani la possibilità di cambiare power unit, andando a marcare Sainz.

Ferrari e McLaren: un confronto

Già con la qualifica si è subito vista la bontà del pacchetto Ferrari, con un grande Charles Leclerc che è riuscito a qualificarsi quarto nelle qualifiche, in una pista non proprio a favore della vettura di Maranello.
Nella gara, un po’ come accadde a Zandvoort, la McLaren ha avuto una delle sue peggiori prestazioni dell’anno, riuscendo ad ottenere soltanto sei punti nei costruttori.
Nonostante Carlos Sainz sia partito diciannovesimo, lo spagnolo è riuscito ad andare in zona punti, arrivando ottavo. Ricciardo, ultimo, non è riuscito a marcare il suo avversario, dovendosi accontentare di una precaria tredicesima posizione, dietro, addirittura, alle Alfa Romeo di Raikkonen e Giovinazzi.

La rimonta di Carlos Sainz, lodata con il Driver of the Day, è stata sensazionale. Il numero #55 è riuscito a passare, anche con parecchia semplicità, vetture dotate di motori Honda e Mercedes, da sempre problematici a causa dell’esigua potenza della power unit di Maranello. Carlos, dopo diciassette giri, si è trovato in zona punti, con un Ricciardo che ancora faticava dietro la Williams di George Russel.
In McLaren, inoltre, hanno sofferto di un eccessivo consumo gomme, che non ha consentito ai due alfieri di poter aumentare un già carente passo gara.

Anche quando Ricciardo ha cambiato, anticipatamente, le sue intermedie, è rimasto sempre con un ritmo piuttosto mediocre: Dopo lo stop ho avuto solo quattro giri buoni in cui sentivo davvero la gomma, quando ho iniziato ad essere fiducioso, sono crollate di nuovo.” dichiara Daniel Ricciardo.
Dunque, la classifica finale riflette le prestazioni delle due vetture. Con un Carlos Sainz che taglia la bandiera a scacchi ottavo, Ricciardo tredicesimo – a un minuto dalla Ferrari.
L’unica nota negativa per lo spagnolo è stato senza dubbio il cambio gomme. Infatti, a causa di un problema al segnale, il numero #55 è stato trattenuto inutilmente nella piazzola di sosta – con le gomme già cambiate. Questo non gli ha permesso di poter attaccare il suo ex compagno Lando Norris, finito a fine gara a solo una manciata di secondi da Sainz.

Ferrari

“È un giorno in più per essere felici che per essere troppo delusi”

Carlos Sainz, intervistato ai microfoni, ha dichiarato: “E’ stata una giornata molto positiva. Una giornata in cui sono riuscito a percorrere il gruppo con un ottimo passo e fare dei bei sorpassi, riducendo al minimo i danni della penalità del motore, che era l’obiettivo.

“Mi sono divertito molto, soprattutto durante il primo stint, quando era possibile sorpassare perché non c’era una linea asciutta chiara. Ecco perché non posso essere deluso. Ma ti rimane sempre una sensazione di “e se?” dovuto al pitstop lento. Soprattutto perché ci è costato anche molto tempo di gara. Ma è un giorno in più per essere felici che per essere troppo delusi.”

Con una Ferrari apparsa migliorata, grazie anche alla nuova power unit, c’è attesa anche per la sfida che decreterà il gradino più basso del podio. Una sfida tra due scuderie storiche, che si promette essere all’ultimo sangue, e che nessuna delle due casate vorrà mollare.

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