Il deludente inizio di stagione della Ferrari, aggravato dalle recenti indiscrezioni sulle profonde modifiche richieste alla SF-25 per renderla competitiva non solo per la vittoria, ma anche per uscire dalle posizioni di rincalzo, restituisce l’immagine di una Scuderia in piena turbolenza tecnica e sportiva.
Una crisi forse inattesa, ma non per questo meno profonda, che sta mettendo alla prova uomini, risorse e ambizioni. Le aspettative, alimentate dall’ingaggio di Lewis Hamilton e da una presentazione in grande stile lo scorso marzo, sono state finora ampiamente disattese. Dopo appena cinque gare, le speranze di riportare a Maranello i titoli Mondiali,sia Piloti che Costruttori, si sono notevolmente affievolite. La disastrosa prestazione di Miami, in particolare, ha rappresentato un vero campanello d’allarme.
In questo contesto, sarebbe però un errore fatale ,e già visto troppe volte in passato, mettere nuovamente sotto pressione interna il team principal Fred Vasseur. La storia recente della Ferrari insegna che l’instabilità tecnica e dirigenziale non ha mai prodotto risultati positivi, ma ha solo contribuito a ritardare la crescita del progetto sportivo.
Stabilità, non rivoluzioni
Nonostante le difficoltà, la miglior medicina per la Rossa in questa fase resta la continuità. La stabilità tecnica, anche nei momenti più duri, è una condizione imprescindibile per costruire un futuro solido. Mettere in discussione le figure tecniche che hanno lavorato, e stanno continuando a sviluppare, la SF-25, significherebbe rischiare di compromettere anche il lavoro in ottica 2026, anno in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico.
Damon Hill, campione del mondo nel 1996, è intervenuto sulla questione durante il podcast della BBC Chequered Flag, con parole che hanno fatto discutere:
“La Ferrari è rimasta indietro e penso che Fred Vasseur inizierà a sentire la pressione. Ha avuto la sua luna di miele all’inizio, ma ora il team è in un momento di scarsa competitività. Non dovrebbero essere battuti dalla Williams. Con tutto il rispetto per la scuderia inglese, che ha fatto un ottimo lavoro, la Ferrari dovrebbe stare davanti e lottare per il titolo.”
Un’analisi cruda, che fotografa senza sconti il momento attuale, ma che non deve essere letta come un invito a destabilizzare ulteriormente l’ambiente.
Le prossime tre gare saranno decisive
Il prossimo trittico di gare si preannuncia cruciale. L’efficacia degli aggiornamenti promessi da Vasseur, soprattutto in vista del GP di Spagna, quando entreranno in vigore nuove regole sulla flessibilità delle ali, sarà un primo banco di prova fondamentale per capire la direzione tecnica intrapresa.
Un eventuale fallimento rischierebbe di alimentare nuove tensioni, ma è proprio in quel caso che sarà essenziale mantenere la lucidità. Una crisi interna, infatti, comprometterebbe l’equilibrio già precario su cui poggia oggi il progetto Ferrari, proprio mentre ci si avvicina a una delle transizioni regolamentari più importanti degli ultimi anni.
In definitiva, serve pazienza, programmazione e, soprattutto, la forza di non cedere all’istinto di smontare tutto al primo ostacolo. La Ferrari ha bisogno di tempo e stabilità per tornare dove le compete: al vertice della Formula 1.
Segui tutte le news F1 👉 Iscriviti al canale e attiva la campanella 🔔 per non perderti nessuna novità sulla stagione 2025 di Formula 1 – 🔔NOVITA’ TWITCH