Mattia Binotto crede che le controversie tecniche della stagione 2021 siano diverse da quelle subite nel 2019 dalla Ferrari solo per quanto riguarda i toni.

Come in ogni stagione di F1 combattuta all’ultimo sangue tra due scuderie diverse, anche nel 2021 ci sono state tante controversie tecniche, in questo caso tra Mercedes e Red Bull. Entrambi i team hanno mosso accuse più o meno velate nei confronti delle soluzioni portate in pista dall’altro: le ali flessibili, le pressioni degli pneumatici, i pit stop e, soprattutto, le Power Unit. Entrambi i propulsori, congelati da inizio stagione, sono stati al centro di qualche sospetto per i miglioramenti riscontrati durante l’anno. In ordine di tempo, l’ultima polemica riguarda proprio il motore Mercedes, che riuscirebbe ad aggirare i sensori di misurazione della temperatura dell’aria collocati nel plenum così da mantenerne una temperatura più fredda, aumentarne la densità e di conseguenza migliorare la potenza in fase d’accelerazione. Secondo le indiscrezioni, la FIA avrebbe già ricevuto una richiesta di chiarimento da parte della scuderia di Milton Keynes, che avrebbe ricevuto l’appoggio di Mattia Binotto e della Ferrari.

mercedes

Il Team Principal della Ferrari ha tuttavia negato, citato da Motorsport.com, un coinvolgimento della Scuderia nelle polemiche extra-circuito tra Red Bull e Mercedes: “Non siamo stati coinvolti anche se come tutti i team e tutti i Costruttori cerchiamo sempre di capire cosa stanno facendo gli avversari: si analizzano le immagini e si guardano i dati GPS. Avevamo alcuni dubbi e ne abbiamo discusso con la Red Bull: ne ho parlato personalmente con Christian Horner, ma non abbiamo presentato domande di chiarimento alla FIA. […] Senza arrivare al tema del motore Mercedes, preferirei toccare altri argomenti che sono ben noti e conosciuti: le ali flessibili, piuttosto che la gestione delle pressioni delle gomme che hanno richiesto delle Direttive Tecniche. I provvedimenti della FIA sono nati perché c’era chi interpretava in modo errato i principi del regolamento. E tutto ciò non è diverso da quello che era capitato nel 2019″.

“Perché ci sono delle differenze di atteggiamento?…” – s’interroga Binotto, il quale riconosce che le polemiche odierne sono caratterizzate da toni meno feroci rispetto a quelle di due anni fa – “…Forse allora siamo stati troppo esposti dal punto di vista mediatico e perciò abbiamo subito un attacco dei nostri competitor, ma quella ormai è acqua passata. Credo che arrivare ai toni usati nel 2019 sia comunque sbagliato, però credo che sia importante sottolineare che quello che è successo allora non è nulla di diverso da quello che sta capitando adesso ed è sempre capitato in F1″.

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