Charles Leclerc è l’idolo delle folle, ogni qual volta che le telecamere di qualsiasi emittente televisiva lo inquadrano è costantemente al centro di un bagno di tifosi che gridano il suo nome. Anche nei giorni scorsi del Gran Premio di Monza lo stesso monegasco aveva pubblicato su Instagram una storia in cui si diceva felice della nuova ninna nanna, inquadrando una folla sotto l’hotel monzese in cui alloggiava che gridava il suo nome a tarda sera.

Domenica lui e il suo compagno hanno dato spettacolo sul tracciato italiano, anche se tutti i tifosi avrebbero voluto vedere una lotta per la prima posizione le Red Bull erano imprendibili e ai ferraristi è rimasto da lottare per il terzo posto, ovvero l’unica posizione rimasta per salire sul famigerato podio tricolore davanti alla marea rossa.

Al termine della gara, dopo bloccaggi, tagli di chicane e lotte serrate all’ultimo grido a spuntarla è stato Carlos Sainz, autore della stessa pole position il giorno prima, che è riuscito magistralmente a difendersi su Leclerc. Intervistato nel dopo gara il monegasco ha detto di essere contento della bella battaglia disputata col suo compagno di squadra. Ma ad analizzare le parole del numero #16 è arrivato subito Nico Rosberg:

Ricordo che anche io, in Bahrain dopo la fine della gara esclamai: ‘Wow, è stata la battaglia più divertente mai avuta’. [Rosberg in quell’occasione perse contro Hamilton e arrivò 2° al traguardo ndr]. Ma quella era l’affermazione più distante possibile dalla realtà. Ero arrabbiato e deluso per essere arrivato secondo dietro Lewis e non è stato per niente assolutamente divertente. Ma sapete siamo piloti e dobbiamo sempre essere un po’ attori hollywoodiani. Non possiamo chiaramente sempre dichiarare la verità, perché rischieremmo che ci si possa ritorcere contro.

Per questo motivo stavo osservando Charles che diceva: ‘È stato molto divertente’. Io lo guardavo e mi domandavo se fosse sincero o se stesse facendo come me. Ma osservandolo credo fosse piuttosto sincero e ho pensato sia stato troppo ‘bravo ragazzo’. Forse è solamente un ‘super bravo ragazzo’, ma probabilmente lo è un po’ troppo“. 

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