Intervistato dopo il lancio della SF-23, Frédéric Vasseur ha confermato che per il momento l’organigramma Ferrari resterà invariato.

Il bellissimo evento di lancio della SF-23, scesa anche in pista per la gioia di tutti gli appassionati della F1, ha rappresentato anche la prima uscita nella veste di Team Principal della Ferrari per Frédéric Vasseur. L’ex Alfa Romeo Racing, subentrato a Mattia Binotto lo scorso 9 gennaio, ha adottato un approccio cauto nelle dichiarazioni sul potenziale della vettura e su eventuali modifiche all’organigramma di una squadra che, chiaramente, deve ancora conoscere a fondo. Oltre a stabilire gli obiettivi stagionali, nella sua intervista al sito ufficiale della Scuderia Vasseur ha parlato proprio del tema dei cambiamenti da apportare, che tuttavia non saranno, almeno per il momento, troppo d’impatto.

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“I primi giorni in Ferrari sono stati ricchi di impegni.” – ha esordito il francese – “Sto sfruttando queste giornate per conoscere tutti i membri del team, anche se c’è poco tempo prima dell’esordio stagionale. Il lancio della nuova macchina è sempre molto emozionante. Adoro questa vettura, il suo colore rosso e la scritta ‘Ferrari’ sull’ala posteriore. Alla fine però ciò che conta è la velocità della macchina: ora l’attenzione è andata sulla livrea, ma presto si sposterà sulle prestazioni. Quando sei la Ferrari e vieni da una stagione in cui hai concluso al secondo posto, l’unico obiettivo possibile è vincere. Non dico che sarà facile, perché Red Bull e Mercedes avranno le stesse ambizioni, ma solo un pilota e una scuderia possono portare a casa i titoli. Dobbiamo avere questi obiettivi in testa e bisogna mantenere una mentalità positiva, cercando sempre di migliorare”.

Sulle modifiche all’organigramma della Scuderia di Maranello, Vasseur ha invece affermato che: “Come ho già detto, sono arrivato da poco ed è difficile poter effettuare grandi cambiamenti nella struttura dell’azienda. Per quanto riguarda la squadra che si occupa delle attività in pista, ci saranno modifiche marginali, poi vedremo com’è la situazione dopo il Bahrein e le prime gare. I piloti? Entrambi vogliono vincere, ma la cosa più importante è vincere con e per la Ferrari. L’obiettivo deve essere chiaro. Tutti e due hanno il talento e le capacità per raggiungerlo. Se ad un certo punto della stagione saremo in lotta con un altro team o un altro pilota, è ovvio che dovremo fare delle scelte. Di questo sono consapevoli, così come del fatto che non esistono primo e secondo pilota. Il campionato non si vince né si perde in Bahrein. La stagione è lunghissima e dovremmo lottare ogni weekend”.

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