Prima o poi, si sapeva, sarebbe arrivato il reclamo sulla legalità di Racing Point, definito però inconcepibile, che lascia tranquilli gli uomini del team.

Era solo questione di tempo.
Stiamo parlando del reclamo mosso dalla Renault contro la Racing Point al termine del Gran Premio della Stiria.
Un reclamo (con le prese dei freni come pretesto) basato sulla presunta irregolarità della RP20. Ad oggi infatti, a detta dei team avversari (Renault su tutti, ma non solo), la RP, sarebbe una copia della Mercedes 2019, la W10.
Il reclamo, va detto, era un atto dovuto,  poiché l’improvvisa e stupefacente competitività del team di Lawrence Stroll ha fatto storcere il naso ai difetti rivali. Team che, annualmente, investono milioni di euro per produrre una monoposto frutto delle idee e del lavoro dei loro tecnici, senza avere garanzie di riuscita.
Di fatto, dunque, il contrario di quanto, probabilmente ma non certamente, svolto dalla ex Force India.
Finora però, la FIA che ha già svolto indagini sulla proprietà intellettuale della monoposto Rosa senza riscontrare nessuna irregolarità. Per questo i tecnici Racing Point si definiscono tranquilli, oltre che inamovibili nel definire inconcepibile il reclamo della Renault.

Non è mancata, come detto in apertura, la diretta risposta del team di Otmar Szafnauer. In primo luogo sono state respinte le accuse di irregolarità, per poi definite inconcepibile il reclamo mosso dal team di Enstone.


“Il team Racing Point è estremamente deluso nel vedere i risultati ottenuti al GP di Stiria messi in discussione da quella che considera una protesta inconcepibile e mal informata. Qualsiasi suggerimento di illecito è fermamente respinto. Il team prenderà tutte le contromisure necessarie per garantire la corretta applicazione del regolamento”.

Respinta l’accusa, il team ha voluto ribadire la totale legalità della vettura. Ancora una volta si è sottolineato che la FIA, già in inverno, aveva indagato nella factory del team, non trovando traccia di illegalità alcuna.

Per questo, gli uomini di Stroll senior, si dicono tranquilli di poter continuare la stagione senza modificare la vettura, continuando così a raccogliere i buoni risultati che questa vettura sta offrendo.

“Prima dell’inizio della stagione, il team ha collaborato con la FIA e affrontato in modo soddisfacente tutte le questioni sull’origine dei disegni della RP20. Il team è fiducioso che la protesta possa essere respinta una volta che avrà presentato le sue prove e le sue risposte”.

Per dirsi sicuri, gli uomini in Rosa sanno qualcosa di più di quanto non sanno i rivali, poiché i rischi che stanno correndo non sono certo sottovalutabili. Si potrebbe incappare, infatti, in sanzioni di tipo economico, passando per la cancellazione dei punti fin qui conquistati, rischiando addirittura la squalifica.

Evidentemente però, seppur tra gli addetti ai lavori non ci siano dubbi sul fatto che la RP20 sia la copia della W10, il lavoro dei legali del team per interpretare al limite le aree grigie del regolamento, è stato addirittura migliore di quello degli ingegneri.

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