Qualifiche serratissime in quel di Interlagos, divise in due “tronconi” principali: la lotta per la pole tra i due Mercedes e quella per la seconda fila tra Red Bull e Ferrari. Per il “premio grosso”, Hamilton la spunta sul compagno-rivale, leader iridato, Rosberg giusto di un decimo, mettendo assieme un fantastico terzo settore dove guadagna il vantaggio finale. L’inglese, con la pole numero 60, si conferma un grandissimo “animale da velocità”, mentre il figlio di Keke conferma tutta la sua tempra e determinazione rimanendo comunque incollato all’altra Mercedes gemella, contando sulla possibilità di gestire il vantaggio nella classifica Piloti (è sufficiente per lui piazzarsi 2 volte secondo in questi ultimi Gp per laurearsi campione). Bellissima anche la lotta subito dietro, dove a spuntarla per la terza piazzola di partenza è la Ferrari di Kimi Raikkonen con un ultimo tentativo al cardiopalma (e addirittura il finnico ha definito il suo giro “non esaltante”!). Distacchi ridottissimi: in pochi millesimi troviamo racchiusi Max Verstappen (4°), Sebastian Vettel (5°) e Daniel Ricciardo (6°). E la Ferrari si conferma ancora “macchina da freddo”: i 27° dell’asfalto durante le qualifiche hanno permesso alla SF16-H di esprimere il suo potenziale (limitando i danni nel settore centrale, quello guidato, dove il suo telaio non è all’altezza di quello degli avversari, e traendo il massimo dai settori 1 e 3, dove far conta la potenza della Power Unit 061/1). E con i 25° avuti durante le prove libere3, sarebbe potuta andare pure meglio per la Scuderia. Assurdamente rispetto al passato, telaio e sistema sospensivo della Ferrari fa lavorare meglio gli pneumatici Pirelli proprio con temperature simili: Maurizio Arrivabene ha detto che il team ha già posto rimedio, per la monoposto 2017, a questo errore “di concetto” partorito dalla direzione tecnica dell’ex James Allison (secondo i rumors, in trattativa con Mercedes) ed “eseguito” dallo staff di disegnatori guidato da Simone Resta. Magari anche grazie al “redivivo” super-consulente Rory Byrne, “padre” delle monoposto ultra-vincenti del primo decennio degli anni 2000, anch’esso impegnato a Maranello nella definizione del progetto che dovrà sposarsi con le nuove regole e, in particolare, con le nuove gomme “large” Pirelli: vedremo se le premesse verranno mantenute. Dietro i top-team, troviamo una eccellente Haas Gp che con Romain Grosjean conquista un insperato 7° posto in griglia a soli 4 decimi dalla Red Bull di Ricciardo: forse il cambio di materiali frenanti (da Brembo a Carbon Industries) ha dato una mano alle prestazioni della VF-16, insieme alle temperature del tracciato più basse (anche in questo si può scorgere un certo grado di “parentela” con la monoposto Ferrari, fornitrice delle power unit ma non solo…). Subito dietro, in 8° e 9° piazza, le due Force-India di Hulkenberg e Perez (era attesa una lotta con le Williams, ma queste, quando si iniziava a “fare sul serio”, si sono prestazionalmente “sciolte come neve al sole”). Ultimo dei “top-10” Fernando Alonso e la sua McLaren-Honda, che dopo il momento esilarante “da cameraman” di ieri s’è ricordato di essere soprattutto un grandissimo pilota, dimostrandolo con un giro superbo (ottenuto, tra l’altro, con un solo tentativo utile in Q3). Ma gli occhi di tutti sono ormai rivolti alla gara di domani, ricca di incognite derivanti dalla prevista pioggia: probabilmente assisteremo all’atto decisivo della lotta mondiale, con Hamilton che cercherà di mettere nuovamente in luce la sua supremazia sul compagno di team nella guida sul bagnato, e dove Rosberg dovrà dimostrare tutta la sua maturità acquisita durante la stagione se vuole conservare intatte le sue chances. Infatti il clima altamente variabile potrebbe rendere le “attrici non protagoniste” Ferrari e Red Bull “arbitre” decisive di questa lotta “fratricida” tra compagni di team.
di Giuseppe Saba (Twitter: @saba_giuseppe)
CLASSIFICA QUALIFICHE GP BRASILE F1 2016:
Pos | No | Driver | Car | Q1 | Q2 | Q3 | Laps | ||
1 | 44 | Lewis Hamilton HAM | Mercedes | 1:11.511 | 1:11.238 | 1:10.736 | 12 | ||
2 | 6 | Nico Rosberg ROS | Mercedes | 1:11.815 | 1:11.373 | 1:10.838 | 12 | ||
3 | 7 | Kimi Räikkönen RAI | Ferrari | 1:12.100 | 1:12.301 | 1:11.404 | 15 | ||
4 | 33 | Max Verstappen VES | Red Bull Racing TAG Heuer | 1:11.957 | 1:11.834 | 1:11.485 | 12 | ||
5 | 5 | Sebastian Vettel VET | Ferrari | 1:12.159 | 1:12.010 | 1:11.495 | 13 | ||
6 | 3 | Daniel Ricciardo RIC | Red Bull Racing TAG Heuer | 1:12.409 | 1:12.047 | 1:11.540 | 12 | ||
7 | 8 | Romain Grosjean GRO | Haas Ferrari | 1:12.893 | 1:12.343 | 1:11.937 | 18 | ||
8 | 27 | Nico Hulkenberg HUL | Force India Mercedes | 1:12.428 | 1:12.360 | 1:12.104 | 20 | ||
9 | 11 | Sergio Perez PER | Force India Mercedes | 1:12.684 | 1:12.331 | 1:12.165 | 21 | ||
10 | 14 | Fernando Alonso ALO | McLaren Honda | 1:12.700 | 1:12.312 | 1:12.266 | 17 | ||
11 | 77 | Valtteri Bottas BOT | Williams Mercedes | 1:12.680 | 1:12.420 | 10 | |||
12 | 21 | Esteban Gutierrez GUT | Haas Ferrari | 1:13.052 | 1:12.431 | 14 | |||
13 | 19 | Felipe Massa MAS | Williams Mercedes | 1:12.432 | 1:12.521 | 11 | |||
14 | 26 | Daniil Kvyat KVY | Toro Rosso Ferrari | 1:13.071 | 1:12.726 | 15 | |||
15 | 55 | Carlos Sainz SAI | Toro Rosso Ferrari | 1:12.950 | 1:12.920 | 15 | |||
16 | 30 | Jolyon Palmer PAL | Renault | 1:13.259 | 1:13.258 | 11 | |||
17 | 22 | Jenson Button BUT | McLaren Honda | 1:13.276 | 10 | ||||
18 | 20 | Kevin Magnussen MAG | Renault | 1:13.410 | 6 | ||||
19 | 94 | Pascal Wehrlein WEH | MRT Mercedes | 1:13.427 | 8 | ||||
20 | 31 | Esteban Ocon OCO | MRT Mercedes | 1:13.432 | 8 | ||||
21 | 9 | Marcus Ericsson ERI | Sauber Ferrari | 1:13.623 | 8 | ||||
22 | 12 | Felipe Nasr NAS | Sauber Ferrari | 1:13.681 | 8 |