Ricciardo – Sei Gran Premi disputati, un solo piazzamento in zona punti ovvero il settimo posto al Gran Premio del Messico. E in più quattro appuntamenti di sosta forzata dovuti a un infortunio a una mano. Non si può dire che il bilancio di Daniel Ricciardo al volante dell’Alpha Tauri sia sinora ottimo e abbondante,

Il corridore australiano si attendeva sicuramente di più al suo ritorno in Formula Uno. Un ritorno che auspicava al massimo grado dopo una prolungata assenza. Il ragazzo ha l’ottimismo nel proprio Dna e , quindi, per lui, è una vittoria innanzitutto essere risbarcato nel circus. Ma ora vuole allargare la famiglia dei piazzamenti. E del resto, per uno che, nella sua carriera, ha messo le mani su otto Gran Premi e trentadue podi, quest’aspirazione appartiene al novero dei must.

Ricciardo, peraltro, può contare, e ne è consapevole, su un compagno di squadra, Yuki Tsunoda , che lo vede proprio come compagno di squadra prima ancora che un rivale. Tanto che il nipponico, al termine del Gran Premio del Brasile, tra le parole della sua disamina ha fatto trovare posto anche per il rammarico di non avere visto il compagno finire a punti come lui.

A Las Vegas, Daniel l’assetato di punti ci riproverà, Con la grinta e il talento che gli sono unanimemente riconosciuti. “Non vedo l’ora – aveva detto subito dopo il Gran Premio del Brasile- di correre a Las Vegas”. E vi è da scommettere che, in quella lapidaria dichiarazione d’intenti, dimorino senza sgomitarsi due concetti. Il primo suona più o meno così: vorrei ripagare l’Alpha Tauri della fiducia avuta in me regalandole ancora punti in classifica. Il secondo dovrebbe avere all’incirca questo spartito: chissà se potrò tornare a primeggiare come un tempo ?

Ricciardo lancia insomma la sfida. Con la fiducia in se stesso e nelle potenzialità della vettura. “Penso – ha detto di recente- che abbiamo fatto buoni progressi”. E lui, ora, non chiede altro che di monetizzarli in punti.

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