Siamo alle porte del Campionato del Mondo di F1 e un giovane di belle speranze di lingua francofona si appresta a sbaragliare la concorrenza, fatta di grandi campioni plurititolati e ormai vecchie volpi del Circus, segnando grandi prestazioni nei test prestagionali mettendo quasi in ombra il suo compagno di squadra, un campione del mondo.

Intorno a lui, prima di arrivare alla corte della Rossa di Maranello, ci sono state molte voci e diverse scuderie interessate tra le quali una delle più importanti presenti in pista alla quale, si dice, la Ferrari lo abbia dovuto proprio strappare dalle grinfie…

Charles Leclerc?

No, siamo nel 1991 e stiamo parlando di Jean Alesi!

Si sa che gli italiani si entusiasmano in fretta ma il giovane francese era venuto su forte dalle formule minori ed era esordito nella massima serie nel 1989 sostituendo un gran manico che rispondeva al nome di Michele Alboreto, la sostituzione avvenne per questioni di sponsor ma già all’esordio il ragazzo conquistò 3 punti (occupando per diversi giri la seconda posizione) e si sa… al tempo non era così facile con in griglia gente come Senna, Prost, Mansell, Piquet (quello vero), Berger ma anche Patrese, Nannini, Martini, Brundle, ecc… l’anno successivo sembra soltanto la conferma della sua classe e sempre “in sella” alla Tyrrell del vecchio zio Ken il ragazzo incassa un bel secondo posto nella prima gara stagionale dopo aver lottato per almeno 30 giri contro l’ormai campione Ayrton Senna! La monoposto non è all’altezza “delle regine” ma il giovane Jean riesce comunque a brillare concludendo a podio anche Monaco, un buon sesto posto a Imola e portandosi spesso ai margini della zona punti. Insomma, agli “esperti” era ormai quasi evidente di avere davanti un futuro campione con la C maiuscola!

Molti di noi sanno come è andata… per chi non lo dovesse sapere Jean è stato amato, acclamato dalla folla e paragonato spesso a Gilles Villeneuve per la sua dedizione alla causa e il suo carattere latino ma per lui e il popolo rosso i dolori sono stati maggiori delle gioie.

Siamo nel 2019, un altro ragazzo di belle speranze di lingua francofona si fa strada impressionando in questi primi test stagionali e guarda caso il suo compagno di squadra è un campione del mondo proprio come allora. La F1 è molto diversa dai tempi di Jean ma si sente nell’aria lo stesso entusiasmo e le stesse aspettative che facilmente, si sa, in terra nostrana si trasformano in pressioni per la squadra ma soprattutto per lo stesso Leclerc. Il ragazzo sicuramente non dovrà “combattere” contro Ayrton Senna o Nigel Mansell ma per uno strano scherzo del destino si ritroverà comunque davanti piloti che stanno eguagliando quei numeri del calibro di Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Max Verstappen in una posizione sicuramente più comoda della sua, Daniel Ricciardo con una gran voglia di ritornare e magari un Kimi Raikkonen intenzionato a rimandare la pensione.

I ferraristi sicuramente staranno incrociando le dita o forse facendo gli scongiuri… ahimè dal 1991 in poi è iniziato un bel calvario prima di tornare al vertice.

La storia a volte si ripete e a volte no, non ci resta che aspettare.

Giovanni Biasciucci

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