Le Red Bull comandano davanti alle Mercedes, ma l’acqua condiziona il turno. Lontane le Ferrari con problemi di bilanciamento

La seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria è stata pesantemente condizionata dal clima variabile di Budapest. L’intera ora e mezza si è vissuta con una pioggia a intermittenza che ha impedito ai team di provare simulazione di qualifica e passo gara. Il turno è stato praticamente inutile, visto che sabato e domenica si scenderà in pista con il sole anche se le temperature saranno molto più fresche rispetto agli anni passati. Ad emergere nei primi minuti è stato Pierre Gasly, che sfruttando le gomme Soft ha girato in 1’17’’854, mettendosi alle spalle il compagno di squadra Max Verstappen per appena 55 millesimi. Questo conferma il buon momento per la Red Bull targata Honda, con l’olandese che ha invece girato con gomme medie.

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In terza posizione il favorito Lewis Hamilton, che con la Mercedes munita di gomme dure è arrivato a poco più di un decimo dal battistrada. Questo fa capire quanto la freccia d’argento sia forte su questa pista, decisa a dimenticare il disastro di Hockenheim. In quarta posizione Valtteri Bottas, autore di un 1’18’’184 su gomme gialle. Il finlandese non ha girato in mattinata a causa di un problema alla power unit, sostituita poi durante la pausa pranzo per precauzione.

Segue un positivo Daniel Ricciardo con la Renault, davanti all’Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen. Dopo le positive indicazioni della mattinata, a mancare all’appello è stata la Ferrari. Nel fresco di Budapest le rosse hanno faticato con le mescole più dure, con Charles Leclerc che è solo settimo in 1’18’’852 con le gomme medie. Questo significa che il monegasco ha pagato un secondo da Hamilton con una mescola di vantaggio, un dato allarmante. Peggio ha fatto Sebastian Vettel, addirittura tredicesimo a parità di gomme con il campione del mondo. Ottavo Hulkenberg davanti a Giovinazzi e Daniil Kvyat sulla Toro Rosso-Honda. Da segnalare un brutto incidente per il compagno di squadra Alexander Albon, finito a muro dopo aver perso il posteriore della monoposto all’ultima curva. Il thailandese sta bene, ma ha provocato l’unica bandiera rossa del pomeriggio. Alle 12 di domani la terza sessione di libere.

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