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Ferrari sfida le regole: quattro motori – TG Effe 1 News 2°

Torna il TG Motori di newsf1.it, questa sera tanti i temi trattati fra cui Ferrari e il numero delle power unit

McLaren
In una intervista al sito PlanetF1.com, stranamente titolata con riferimento a Lewis Hamilton, Zak Brown, CEO della scuderia di Woking, offre le sue considerazioni sull’annata passata.
A suo dire la stagione 2023 è stata la migliore nella Formula 1 da molti anni. Il motivo? Ovviamente Zak Brown non è cieco: ringrazia simpaticamente Max Verstappen per averci rovinato quasi tutte le gare del mondiale, ma osserva che mai come l’anno scorso, tolta la prima posizione, ci sia stata lotta in pista, e diverse macchine a contendersi la posizione, per finire l’anno con cinque squadre a quota sette podi.
A margine dell’intervista, Zak concede la sua opinione sulla possibilità da parte di Lewis Hamilton di vincere l’ottavo mondiale: dipenderà dalla macchina. 
Diciamo che poteva anche cercare di essere un pochettino più… creativo.
 
Crisi FIA
Tim Goss, direttore tecnico del settore monoposto della FIA, fa seguito all’uscita di Steve Nielsen, ex direttore sportivo sempre della FIA, e aumenta l’entità della diaspora in fuga dalla Federazione internazionale.
Sostituito a tempo di record da Tim Malyon, Goss era entrato in FIA nel 2021, e il suo incarico era quello di studiare i nuovi regolamenti.
Mayon, da ora in poi, risponderà direttamente a Nikolas Tombazis, l’ingegnere ex Ferrari ora Direttore delle Monoposto FIA
Una tegola quindi, che si abbatte sulla traballante struttura che fa capo a Mohammed Ben Sulayem, il quale però sembra essere la causa di tutte le defezioni, che a quanto pare sono in polemica proprio con la metodologia di gestione della FIA
 
Ferrari
Questa settimana non sono ancora stati trovati altri punti di carico, cavalli, o raggi gamma che abbiano stravolto (quantomeno sui giornali, e ovviamente in meglio) le prestazioni previste per il progetto 676.
E’ emersa invece una indiscrezione, della quale si trova traccia su molte riviste, non ultima Motorsport.com. Secondo questa notizia, sarebbero state Honda e Mercedes a spingere perché quest’anno di tornasse alla regola che vuole 3 motori da utilizzarsi per tutta la stagione.
Secondo l’estensore della notizia, Ferrari avrebbe programmato una vita utile di 6 mila km, e ciò la porrebbe in svantaggio rispetto alla necessità di averne 7500.
Sempre secondo l’indiscrezione, Ferrari non accetterebbe la sfida, preferendo programmare una stagione con la rotazione di 4 motori (al netto di eventuali rotture), mettendo a budget anche la penalizzazione obbligatoria. Questo eviterebbe di dover rimettere il motore attuale, lo 066/10 al banco, concentrando quindi lo sviluppo sul motore 2026.
Per certi versi la notizia potrebbe anche essere credibile, essendo i team vincolati a 700 ore di test all’anno per il motore termico e a 500 per l’ERS fino al 2026. Rimane comunque, a conti fatti, dietrologia.
 
Williams
Notizia che non sorprende nessuno, la Williams ha rinnovato la propria partnership con Mercedes, che quindi continuerà anche oltre il 2026.
Il team guidato da James Vowles (ricordiamo, quello di Valtteri, it’s James) si accoda quindi a McLaren nell’allungare la collaborazione con la casa tedesca, che voci insistenti danno in vantaggio nel design del nuovo motore… chiamiamolo “semi-elettrico a carburante sostenibile”, che è una circonlocuzione per dire “probabile porcheria” (questa ovviamente è una mia personalissima opinione, l’unica conquista tecnica che davvero mi interessa è arrivare alla macchina del tempo per poter tornare a sentire ancora i V10)
 
Alphatauri
…o per meglio dire, Racing Bulls, o come si potrà mai chiamare la scuderia quest’anno, ha abbandonato la galleria del vento attuale, con sede a Bicester, in inghilterra, per stabilirsi nella struttura di Milton Keynes.
Questo ponendo la scuderia di Faenza sotto i sospetti degli altri team, per via delle eccessive “sinergie” -chiamiamole così – con la scuderia campione del mondo.
Ma in questo caso la polemica non è soltanto sportiva ma politica. Peter Bayer, CEO del team di Faenza, ha colto l’occasione dell’annuncio per criticare Faenza, attuale sede della squadra, definendola problematica (per non dire povera) in termini di offerta scolastica per i ragazzi (ricordiamo che gli ingegneri che lavorano a Faenza, se provenienti dall’estero devono per forza stabilirsi nelle vicinanze) e di opportunità in generale.
Uno straniero che lamenta della mancanza delle strutture in italia? Diciamocelo, per quanto fastidioso sentirselo dire, quello che non gli perdoniamo è di averlo detto prima lui, di noi.

Ecco la seconda puntata del nostro TG Motori

Ferrari Power unit
Ferrari Power unit

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