Molte scuderie di F1 devono affrontare una situazione critica a causa delle tante restrizioni ai viaggi internazionali in vigore in Europa.

Con la stagione 2021 ormai alle porte, la F1 si troverà ancora costretta ad affrontare, almeno nella prima parte dell’anno, la pandemia di Covid-19. Le restrizioni ai viaggi internazionali, infatti, mettono in grave difficoltà il personale dei team, che proviene da ogni parte parte del mondo. Ma non solo: anche il trasporto delle merci attraverso l’Europa ha subito gravi rallentamenti, creando grossi problemi per quelle scuderie che utilizzano pezzi prodotti in altri paesi. Mentre team come Ferrari, Mercedes, Aston Martin, Williams e Red Bull sono lievemente colpiti da quest’ultima problematica (poiché operano in un unico paese), altre squadre vivono una situazione tutt’altro che comoda.

La scuderia nella situazione peggiore non può che essere la Haas. Il team americano, infatti, ha la sede logistica a Banbury, in Inghilterra, ma gran parte del processo di ideazione, produzione e assemblaggio della vettura avviene in Italia, tra le sedi di Dallara e di Ferrari (che fornisce la Power Unit). In condizioni normali, in questo periodo della stagione ci sarebbe un grandissimo movimento dall’Italia all’Inghilterra, e viceversa, del personale. La pandemia ha tuttavia costretto le varie parti a lavorare in maniera scollegata e a modificare alcune procedure. Le vetture 2021 sono in costruzione in Inghilterra, dove il team ha a disposizione vari pezzi già utilizzati lo scorso anno. Le nuove parti aerodinamiche saranno spedite invece dall’Italia. La Power Unit rappresenta un ulteriore problema: come rivelato da Guenther Steiner, il team americano non potrà effettuare il fire-up del motore fino ai test di Sakhir, poiché gli ingegneri Ferrari sarebbero costretti ad entrare in quarantena nel Regno Unito.

Un problema molto simile colpisce anche AlphaTauri, la cui sede si trova a Faenza, lontana da quella della Honda, situata a Milton Keynes (Regno Unito). Anche in questo caso, il guaio riguarda principalmente il passaggio di personale da un paese all’altro. Un problema amplificato dal fatto che AlphaTauri utilizza la galleria del vento ed il simulatore della Red Bull, collocati in Inghilterra. Anche in questo caso, il team è stato costretto a lavorare separatamente e a riorganizzare i turni e gli spostamenti del proprio personale e delle proprie merci, il cui trasporto è stato reso molto difficoltoso anche dalla Brexit.

Seppur in tono minore rispetto ad Haas ed AlphaTauri, persino McLaren e Alpine sono state costrette a modificare i loro normali piani di lavoro in questo inverno. Il team di Woking utilizza infatti la galleria del vento della Toyota situata a Colonia, in Germania, mentre la scuderia di Enstone riceve il proprio motore dalla base Renault di Viry-Chatillon, in Francia. Anche in questo caso, i movimenti del personale F1 da e per l’Inghilterra sono stati molto limitati.

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