F1 La Red Bull è stata prima indagata e poi ritenuta colpevole di aver superato il budget cap posto a disposizione nel corso del 2021, la verifica e relativa sanzione però è arrivata solamente verso il termine del 2022, e già questo ha sollevato non poche polemiche, in più la Federazione ha ritenuto che per punire Red Bull fossero sufficienti un richiamo ufficiale, una multa e una riduzione del 10% delle ore in galleria del vento per lo sviluppo della nuova monoposto. Tutte cose che onestamente Red Bull può permettersi e che verosimilmente non intaccheranno nemmeno minimamente il progetto futuro che il team ha preventivato per il 2023. I più lungimiranti avrebbero quantomeno voluto una riduzione del budget cap per il prossimo anno per colpire finanziariamente in modo rilevante la vettura del 2023, ma la FIA si è rifiutata di prendere una posizione netta sull’accaduto e non ha avuto il coraggio di portare avanti quanto avrebbe dovuto.

Anche il team principal della Haas non sembra soddisfatto di quanto successo: 

Formula 1 Steiner
F1 Steiner

“I soldi spesi in eccesso non sono stati tolti dal budget dell’anno successivo, non si tratta di una vera e propria punizione, perché i soldi ci sono ancora e potranno essere lo stesso impiegati nello sviluppo in modo diverso. Sulla sanzione pecuniaria non ho un’opinione perché a prescindere non sarebbe stato un vantaggio per me in qualità di concorrente della Red Bull, è la FIA che incassa 7 milioni. La punizione tecnica non credo sia una vera e propria punizione, perché si toglie tempo in galleria del vento, ma non si toglie il denaro, quindi si può sviluppare qualcos’altro. Ovviamente la galleria del vento è il modo migliore per rendere la vettura più veloce dal punto di vista aerodinamico, ma ci sono anche altre aree in cui è possibile rendere la vettura più veloce”.

Lo stesso presidente della FIA ha ammesso che le regole di applicazione erano agli albori: “Le regole finanziarie erano al primo anno di applicazione. Controllare è molto difficile, per questo rinforzeremo il gruppo che se ne occupa. Gli altri team volevano veder scorrere il sangue ma serve equilibrio fra sanzioni finanziarie e sportive, comunque ci sarà una grossa revisione generale delle regole”.

Al di là di queste scuse però ora il problema è che tutti potrebbero pensare a fronte di sanzioni così leggere di approfittarsene e non rientrare nel budget cap per gli anni a venire.

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