F1 SPA SALVO ! È notizia dell’ultima ora l’abbandono della pista Sud Africa da parte della Formula 1. Il circus, che secondo quanto riportato negli ultimi mesi avrebbe dovuto tornare a correre a Kyalami per la prima volta dopo 30 anni, ha deciso di rinunciare all’introduzione del GP in calendario per motivi strettamente politici.

Da più di qualche mese erano in corso dialoghi fra i vertici di FIA e Formula 1 riguardanti il possibile ritorno di Kyalami tra le piste del circus. Complice l’ampliamento del calendario e la sempre maggiore voglia da parte di Liberty Media di esportare il brand F1, quella che fino a qualche anno fa pareva pura utopia era sembrata ormai essersi trasformata in una semplice formalità. Il primo promotore del Gran Premio, Warren Scheckter, non era riuscito a trovare un accordo con la F1 a causa di alcune divergenze finanziarie; ma, una volta passata in mano alla holding 777 Partners, la questione Sud Africa sembrava essere arrivata ad un punto di svolta.

E invece, quando ormai l’ingresso in Formula 1 sembrava ad un passo, la politica e l’animo americano di Liberty Media hanno fatto saltare tutto.

Come riportato da RacingNews365, al centro della questione ci sarebbe il governo sudafricano e la sua vicinanza alla Russia nella questione Ucraina, elemento naturalmente non gradito ai vertici del motorsport (ricordiamo l’immediato abbandono del Gran Premio di Russia lo scorso anno poco prima dell’inizio del campionato).

Il Sud Africa, facente parte del BRICS (insieme delle economie emergenti di Cina, India, Russia, Brasile e, appunto, Sud Africa), si è posto in maniera neutrale nei confronti del conflitto bellico, precludendosi di fatto la possibilità di ospitare un gran premio di Formula 1 nelle stagioni a venire.

Spa salva?

La buona notizia per gli appassionati, però, riguarda le conseguenze di questo improvviso stop. Il Gran Premio del Belgio, infatti, potrebbe essere salvo, almeno per la prossima stagione. Sappiamo bene come Liberty stia spingendo fortemente per la fuoriuscita di gare storiche come Monza, Montecarlo o Spa, favorendo l’ingresso di promotori ben più ricchi. Un processo di snaturamento della Formula 1 che sta facendo arrabbiare non poco gli appassionati di lunga data, ma che, almeno per il momento, sembrerebbe aver subito una battuta d’arresto.

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