Lo straordinario weekend di Oliver Bearman in Arabia Saudita ha impressionato tutti. Il pilota inglese è salito su una Formula 1 per la prima volta in carriera sostituendo Carlos Sainz per essersi operato d’appendicite. Oliver è, quindi, diventato il primo pilota britannico a prendere il via una gara di F1 per la Ferrari nel 21° secolo. Ma nella storia della Rossa, quanti piloti britannici hanno corso per la Scuderia di Maranello? Bearman è stato “solo” l’11° e l’anno prossimo la lista si allungherà. Da Autosport, ecco la lista di tutti i piloti.

Mike Biancospino (1953-55, 1957-58)

Iniziamo con Mike Hawthorn che nella storia è stato il primo pilota britannico a prendere il via un Gran Premio per la Ferrari dopo aver fatto il suo debutto con la squadra al GP d’Argentina del 1953. La sua prima vittoria arrivò nel GP di Francia del 1953. Hawthorn ha corso per la Ferrari in tutte le sue sette stagioni di F1 tranne due, inclusa la vittoria del campionato del 1958 che lo rende solo uno dei due britannici ad aver suggellato il titolo piloti con la squadra rossa.

Pietro Collins (1956-58)

Si passa a Peter Collins che fu, tra l’altro, compagno di squadra di Hawthorn nel 1958 dopo essersi unito alla Ferrari due anni prima per la sua quinta stagione di gare di Gran Premio. Collins ebbe una buona stagione di apertura con due vittorie in gara, mentre altri podi seguirono nel 1957 prima della sua ultima vittoria nel Gran Premio l’anno successivo a Silverstone prima di rimanere coinvolto in un incidente fatale al Nurburgring la gara successiva.

Cliff Allison (1959-60)

Il terzo pilota fu Cliff Allison che si unì alla Ferrari per il suo secondo anno in F1 dopo aver guidato la stagione 1958 con la Lotus. Allison ha avuto una stagione di apertura deludente poiché ha segnato solo due punti per la Ferrari, ma ha iniziato il 1960 alla grande con il suo unico podio in F1.

Tony Brooks (1959)

Anche la carriera di Tony Brooks in Ferrari fu breve, dato che il pilota nato nel Cheshire gareggiò per la squadra solo nel 1959. Brooks si unì alla Ferrari come nome già affermato dopo aver vinto quattro Gran Premi in due anni con la Vanwall. Partito da favorito, dunque, alla fine finì secondo – a soli quattro punti da Jack Brabham – nonostante due vittorie.

John Surtees (1963-66)

E si passa a John Surtees che ha trascorso gli inizi della sua carriera diventando una leggenda del motociclismo vincendo quattro campionati 500cc prima di passare alla F1. Alla fine divenne una leggenda anche sulle quattro ruote, dove Surtees, nato nel Surrey, trascorse gran parte della sua carriera in F1 alla Ferrari a partire dal 1963 prima di conquistare drammaticamente il campionato l’anno successivo, nonostante fosse arrivato al finale di stagione in Messico cinque punti dietro Graham Hil, diventando quindi il secondo britannico a vincere un campionato piloti di F1 per la Ferrari.

Mike Parkes (1966-67)

Anche Mike Parkes ebbe un periodo molto breve in F1 poiché la sua carriera è stata principalmente trascorsa correndo con auto sportive per la Ferrari. In quattro Gran Premi in cui corse in quella stagione ottenne due podi, prima di guidare altre due gare per la Ferrari nel 1967 prima di tornare alle corse di auto sportive alla fine dell’anno.

Jonathan Williams (1967)

Jonathan Williams ha preso il via solo in un Gran Premio, il GP del Messico del 1967. È successo perché Bandini della Ferrari perse la vita in seguito ad un incidente a Monaco, mentre il compagno di squadra della Williams nel programma di auto sportive Gunter Klass scomparve al Mugello, quindi il timone alla fine andò al britannico.

Derek Bell (1968)

Il 5 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, Derek Bell, ricevette la sua prima opportunità in F1 nel 1968 dopo aver impressionato in F2 quell’anno dove ottenne due podi, di cui uno per la Ferrari. Così la Scuderia lo fece correre nel GP d’Italia e degli Stati Uniti nel 1968, ma in entrambi dovette ritirarsi per guasti meccanici.

Nigel Mansell (1989-90)

Si arriva all’indimenticabile Nigel Mansell, uno dei piloti britannici di maggior successo, ma per la leggenda della F1 della Ferrari le cose non sono andate bene. Si unì per la sua decima stagione in F1 nel 1989, ma il ritmo della McLaren si rivelò troppo forte poiché Mansell riuscì a ottenere solo due vittorie quell’anno. Il campione del mondo in carica Alain Prost si unì poi alla Ferrari per il 1990 e finì 34 punti sopra Mansell, che sopportò una stagione incredibilmente frustrante con nove ritiri.

Eddie Irvine (1996-99)

Eddie Irvine si unì al team Ferrari nel 1996 quando fu ingaggiato insieme al campione del mondo in carica Michael Schumacher. Una scelta che urlava: aiutalo a vincere il titolo. Una volta terminato decimo nel primo anno, successivamente è migliorato con 13 podi nei due anni successivi. Il terzo posto di Irvine nel finale di stagione in Giappone ha regalato il titolo al vincitore della gara Hakkinen – anche se la Ferrari ha conquistato il suo primo campionato costruttori in 16 anni – poiché il pilota della Scuderia si è poi unito alla Jaguar per il 2000.

Oliver Bearmann (2024)

Era, dunque, dal 1999 che si doveva vedere un pilota inglese alla guida della rossa. L’opportunità data ad Oliver Bearman ha rappresentato, inoltre, una grande eredità. Bearman ha fatto un lavoro encomiabile arrivando settimo e lasciandosi dietro di sé, tra gli altri, anche Lewis Hamilton su gomma soft.

Lewis Hamilton (2025 – da confermare)

Come annunciato, Lewis Hamilton sarà il 12esimo pilota inglese a partecipare ad un Gran Premio di F1 per la Ferrari quando si unirà al team nel 2025. L’obiettivo, chiaro, è l’ottavo titolo mondiale, e con i cambi regolamentari nel 2026, il sogno (che potrebbe riportare anche il titolo mondiale a Maranello) potrebbe diventare realtà.

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