F1 News – Nel Gran Premio d’Olanda, Red Bull ha affrontato una sfida “preoccupante” contro una sorprendente McLaren, secondo quanto dichiarato dall’advisor Helmut Marko. Lando Norris, in un’eccezionale prestazione, ha conquistato la sua seconda vittoria in carriera, distanziando Max Verstappen di oltre 20 secondi al traguardo.
Questo risultato segna la quinta gara consecutiva in cui Red Bull non riesce a vincere, con i rivali sempre più vicini. Marko ha ammesso che la McLaren è stata “superiore” a Zandvoort, avendo conquistato sia la pole position che la vittoria con un margine significativo.
Red Bull in Difficoltà: Le Dichiarazioni di Marko
Helmut Marko ha evidenziato come la scuderia non sia riuscita a mantenere il passo. “All’inizio il ritmo era simile, ma poi le gomme hanno iniziato a deteriorarsi e Lando Norris ci ha superato con facilità,” ha detto a Sky Deutschland. La situazione è diventata ancora più evidente quando Norris ha segnato un tempo di 1:13.8 nell’ultimo giro, senza DRS, dimostrando la netta superiorità della McLaren.
Inoltre, Marko ha sottolineato che durante la gara, Sergio Perez ha mostrato un ritmo migliore rispetto a Verstappen, un segnale che forse la scelta di dare a Max un assetto con più carico aerodinamico non è stata la più corretta. Questa configurazione ha ridotto la velocità di punta e non ha offerto il vantaggio sperato nelle curve.
L’usura delle Gomme: Il Problema Principale
Verstappen, durante la gara, ha lamentato problemi al comportamento della vettura via radio, sintomo di un serio problema di usura degli pneumatici. Marko ha confermato che questa è stata la maggiore difficoltà per Max, impedendogli di mantenere il ritmo necessario per restare competitivo.
“Il grande problema è stato l’usura delle gomme,” ha dichiarato Marko. “Max ha iniziato a scivolare e non poteva più spingere come avrebbe voluto. Alla fine ha gestito il distacco, ma davanti non aveva alcuna possibilità.”
Marko ha poi aggiunto a ServusTV che questo risultato è un chiaro segnale d’allarme per la scuderia, pur considerando che le condizioni della pista e le temperature relativamente basse abbiano giocato un ruolo importante nella prestazione.