Lo spagnolo Carlos Sainz è alla sua seconda stagione in Ferrari. A differenza del 2021 in cui ha battuto il compagno Charles Leclerc arrivando quinto nel mondiale, nell’anno corrente le posizioni si sono ribaltare, almeno per il momento.

Lo spagnolo è in ritardo rispetto al suo compagno di squadra in termini di prestazioni, e fino ad ora è ancora il secondo violino del monegasco, ammettendo le difficoltà a padroneggiare la F1-75.

Helmut Marko, che dirigeva Sainz quando quest’ultimo faceva parte del programma dei giovani piloti della Red Bull, vede le lotte del pilota quest’anno come uno svantaggio per il gruppo delle bevande energetiche e ha spiegato il suo ragionamento a formel1.de.

“Sono rimasto piacevolmente sorpreso l’anno scorso dal fatto che lui fosse allo stesso livello di Leclerc, e in realtà speravo che sarebbe stato lo stesso quest’anno”, ha esordito Marko. “Ma lo si vedeva già nei test, e lo si vedeva anche in gara, che gli mancano dai tre ai quattro decimi. E questo è uno svantaggio per noi perché credevamo che i due piloti Ferrari si sarebbero tolti punti a vicenda. Non è così al momento.

Ma Sainz è un uomo intelligente e veloce. Presumo che risolverà le cose di conseguenza e poi, si spera, otterrà una spinta”, ha previsto l’austriaco.

La situazione in casa Red Bull non è certo differente.

Sergio Perez, infatti, sembra essere leggermente in forma rispetto al suo compagno campione del mondo. Il consulente della Red Bull è fermamente convinto che nessun ordine di squadra sarà impiegato in una fase così iniziale della stagione e ha detto: 

“Questo è stato chiarito prima della gara saudita, che in una fase così iniziale, quando entrambi avevano ancora zero punti , non ci sarebbero stati ordini di squadra di sorta”.

Per quanto riguarda il motivo per cui Perez è più veloce quest’anno, ha spiegato: 

“Penso che con Perez ci siano due fattori. Innanzitutto l’auto gli si addice di più, quindi si sente più a suo agio. E in secondo luogo, la squadra lo conosce meglio. Anche il suo ingegnere di gara è cresciuto con il compito, quindi c’è più fiducia in se stessi. E in generale siamo molto felici che questo sviluppo abbia avuto luogo”, ha insistito Marko.

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