F1 – La Ferrari non voleva rinviare il regolamento 2021

In queste ore sta facendo molto discutere, la posizione della Ferrari sull’accordo raggiunto Giovedì, per il rinvio al 2022 del nuovo regolamento.

Nonostante le parole di Mattia Binotto a formula1.com a poche ore dalla riunione, la Ferrari ha tenuto duro fino all’ultimo, prima di dare il proprio assenso.

Le indiscrezioni di queste ore soprattutto della stampa estera, ritengono che Binotto si sia smentito rispetto a quanto dichiarato in precedenza, perché convinto che la SF1000 non è una macchina da mondiale.

Quindi come aveva affermato a Barcellona, se la Ferrari avesse capito di non poter lottare con Mercedes e Red Bull, avrebbe concentrato tutti gli sforzi al 2021.

Strategia adesso saltata, visto che molte parti delle vetture 2020, non si potranno cambiare nella prossima stagione, e questo rischia di ritardare l’obiettivo di riportare il titolo a Maranello.

Molte mosse fatta dal trio Elkann-Camilleri-Binotto, andavano in questa direzione, in particolare l’investimento nel nuovo simulatore, prima dell’entrata in vigore del budget cap.

Un altro motivo di questa posizione, è la convinzione della scuderia del Cavallino, che attualmente nessuno è in grado, di fermare il dominio della Mercedes, vista anche la novità del Das.

I dubbi di Daimler e la trattativa lontana dalla chiusura con Liberty, la richiesta di Kallenius a Wolff di ridurre le risorse da destinare alla Formula 1, facevano ritenere il 2021 l’anno della verità.

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— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) March 24, 2020

Piani da rifare completamente, ma questi mesi di stop a causa del Coronavirus potrebbero diventare un’opportunità.

Per quanto visto al Montmelò, il problema principale della Ferrari è essere più competitiva nel passo gara che sul giro secco, rispetto alla SF90.

Proprio per questo Mattia Binotto ha delegato Simone Resta, inizialmente tornato ad occuparsi del progetto 2021, di rivoluzionare la SF1000.