Il Cavallino cerca la settima pole consecutiva ed il ritorno alla vittoria al Gran Premio degli Stati Uniti di Austin. Hamilton può chiudere la partita iridata contro Bottas.

Il Gran Premio degli Stati Uniti rappresenta il terz’ultimo appuntamento del mondiale 2019. Lewis Hamilton ha ottenuto la decima vittoria stagionale in Messico portando il suo vantaggio su Valtteri Bottas a 74 punti su 78 disponibili, dunque al britannico della Mercedes basterà un settimo posto ad Austin per laurearsi campione del mondo per la sesta volta. La Ferrari vuole tornare sul gradino più alto del podio dopo le delusioni delle ultime gare, causate specialmente dall’affidabilità e da clamorosi errori strategici più che da un discorso prestazionale.

Dal Belgio in poi, la SF90 ha sempre ottenuto la pole position, arrivando a quota nove partenze al palo contro le otto del team di Brackley. Il risultato delle qualifiche è stato sfruttato alla perfezione a Spa, Monza e Singapore, dove sono arrivate le prime tre vittorie stagionali. In Russia è stato lo sfortunato problema tecnico occorso a Sebastian Vettel a rovinare la festa rossa, compromettendo anche la corsa al successo di Charles Leclerc. La splendida doppietta delle prove in Giappone è stata inutile per via della brutta partenza degli alfieri di Maranello, mentre in Messico la strategia della Ferrari si è rivelata perdente a confronto con quella della Mercedes con Lewis che ha guidato da maestro riuscendo a trionfare.

Pochi giorni dopo la delusione di domenica scorsa, il Cavallino ha l’occasione per rifarsi subito sul tracciato di Austin, dove lo scorso anno arrivò lo splendido successo di Kimi Raikkonen. Il finlandese attuò una perfetta strategia con singola sosta, gestendo alla grandissima i suoi pneumatici e tenendo dietro Max Verstappen ed Hamilton sino alla bandiera a scacchi. Si trattò del ritorno alla vittoria per Iceman, dopo oltre cinque stagioni dall’ultima affermazione con la Lotus in Australia nel 2013. Vettel commise un errore al primo giro, finendo in testacoda in un contatto con Daniel Ricciardo. Il tedesco fu autore di una bella rimonta, concludendo al quarto posto.

Proprio il tedesco è molto fiducioso nelle potenzialità della sua monoposto in vistà dell’appuntamento texano, dove ha trionfato nel 2013 prima del lungo dominio di Hamilton su questo tracciato: ”Questa gara non ha nulla a che fare con il Messico visto che lì si corre ad una grande altezza. L’asfalto è sconnesso nei punti di staccata e questo facilita il bloccaggio delle gomme. Il venerdì sarà fondamentale viste le difficoltà di portare gli pneumatici nella giusta finestra di funzionamento. Visto il risultato del 2018 penso che Austin sia adatta alla nostra vettura, ma nulla è sicuro. Prima di fare delle previsioni è meglio scendere in pista e poi avremo una situazione più chiara”.

Anche Leclerc non nasconde il suo ottimismo, ma decide di lasciare da parte i pronostici dopo le occasioni perse nell’ultimo mese: ”Amo gareggiare ad Austin, la città è molto bella e l’atmosfera del fine settimana è speciale, inusuale rispetto alle altre gare in calendario. La pista è unica, nel crearla hanno preso spunto dai tratti più caratteristici degli altri circuiti ed è sempre una sfida correre qui. Abbiamo un lungo rettilineo ma anche diversi tipi di curve, è importante avere un buon bilanciamento. La differenza maggiore con le altre piste è che si gira in senso antiorario e questo cambia molto anche per noi piloti”.

 

 

 

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