F1 I Leclerc splendido protagonista in Austria. Ma quell’interno andava difeso di più

Il monegasco ha fatto la pole ed ha sfiorato una vittoria che con un pò più di cattiveria poteva essere portata a casa. Ma in casa Ferrari hanno un talento che tutti invidiano

Ancora una volta, la Ferrari e Charles Leclerc hanno dovuto rinunciare alla prima vittoria stagionale. Una vera beffa, visto che per la SF90 si trattava della terza pole stagionale, la seconda nelle ultime tre gare. Anche in Bahrain, il monegasco dovette rinunciare al successo proprio negli ultimi giri a causa del calo di potenza, mentre in Austria è stato letteralmente travolto dall’uragano Verstappen.

Il duello tra i due è stato fantastico, emozionante, con l’olandese che aveva sverniciato con enorme facilità Vettel e Bottas, piloti molto più esperti rispetto ai duellanti per la vittoria di domenica. La Red Bull targata Honda #33 ha potuto approfittare delle gomme dure più fresche di una decina di giri rispetto alla rossa del battistrada, in sofferenza assoluta verso le ultime tornata. I primi attacchi al sessantottesimo giro, quando alla Remus super Max è andato deciso all’interno, senza che Charles riuscisse ad opporsi.

Il giovane ferrarista è riapparso all’esterno, tenendo durissimo e sfruttando la maggior potenza della power unit di Maranello. Il giro successivo, stessa storia: Leclerc lascia la porta spalancata, un invito a nozze per uno dal ”killer instinct” come Verstappen, che lo ha infilato con la tanto discussa ruotata che è stata messa sotto investigazione. Fermo restando l’errata decisione dei commissari ( sempre relazionandosi a quanto era stato deciso con Vettel in Canada e Ricciardo in Francia).

Questi due ragazzi emozionano, sono il futuro, non fanno rimpiangere i nove titoli mondiali di Vettel ed Hamilton che lottavano per il quarto posto. Rimane solo il rammarico per la mancata coerenza di giudizio, per la quale pare sia sempre la Ferrari a dover rimetterci. Lezione importante quella per Leclerc, che la prossima volta dovrà tentare di chiudere con più decisione il ”portone”, per regalarci una lotta ancor più duratura e corretta.

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