Il responsabile delle strategie James Vowles ha dichiarato che questo danno ha rallentato il campione del mondo

Il Gran Premio d’Australia ha seguito un copione inaspettato, perlomeno in base ai risultati dei test invernali. La Mercedes W10 ha dominato la scena, ma una seconda sorpresa è stato il netto successo di Valtteri Bottas. Il finlandese ha annichilito il campione del mondo Lewis Hamilton, staccato di oltre 20 secondi a fine gara ed a lungo impensierito dalla Red Bull targata Honda di Max Verstappen. La gara del britannico è stata tutta in salita, con Bottas che lo ha passato al via rivelando un ritmo incredibilmente superiore, ad ogni giro. Il team di Brackley ha deciso di fermare molto presto Hamilton, scelta spiegata dal responsabile delle strategie, James Vowles a fine gara.

”Per capire i motivi che ci hanno portato a fermare Lewis al 15esimo giro usiamo un sistema che chiamiamo Race Planner – ha spiegato Vowles – un grafico che fornisce una buona panoramica della gara. Sull’asse X sono rappresentati i giri, da sinistra a destra in modo crescente, sull’asse Y sono riportati i divari tra le varie monoposto, tenendo presente che a Melbourne il tempo necessario per una sosta è di circa 21/22 secondi”.

“Abbiamo visto che nel primo stint di gara Vettel ha sempre avuto Verstappen molto vicino alle sue spalle, a circa 1″6, e credo che al muretto box della Ferrari abbiano aspettato la prima possibilità disponibile per coprire il rischio di un undercut da parte dell’olandese. L’occasione è arrivata quando è entrato ai box Grosjean (che nel grafico è rappresentato dalla linea marrone) liberando Vettel da problemi di traffico. Ed infatti al giro successivo Sebastian è entrato in pit-lane. ”Vettel è stato molto, molto veloce, e oltre a coprire il rischio di undercut di Verstappen, si è presto avvicinato alla finestra di Lewis man mano che la mescola media montata per il secondo stint ha iniziato ad entrare in temperatura. Abbiamo avuto poco tempo per decidere cosa fare, e abbiamo optato per coprire l’undercut di Sebastian richiamando subito Lewis ai box poiché aveva ancora il vantaggio di potersi gestire la gomma media una volta tornato in pista. Se avessimo aspettato anche un solo giro in più, il rischio è che tornasse in pista con gomma fredda con la Ferrari in scia. Osservando il grafico notiamo poi quanto sia calata la performance di Vettel nella seconda parte di gara, crediamo a causa del degrado degli pneumatici”.

Discorso a parte va fatto per quanto successo alla freccia d’argento di Lewis Hamilton, rallentato in Australia per un problema al fondo: ”Dopo la corsa abbiamo ispezionato l’auto di Lewis, notando un danneggiamento del fondo in un’area molto delicata, davanti alla gomma posteriore sinistra, una zona abbastanza sensibile aerodinamicamente, sia per il carico che per il bilanciamento della vettura. Dopo aver coperto il possibile undercut di Vettel, Lewis ha dovuto gestire il degrado delle gomme avendo molti giri da percorrere e per di più con una monoposto non equilibrata, e crediamo abbia fatto un lavoro fantastico riuscendo a portare al traguardo la vettura senza correre rischi ed ottenendo il massimo risultato possibile in quelle condizioni. Ovviamente tutti sono stati colpiti dalla grande gara di Valtteri, ma in realtà è stato competitivo nell’arco di tutto il weekend. In qualifica è stato molto vicino a Lewis, la sua partenza si è confermata perfetta, e una volta portatosi al comando della gara ha progressivamente preso il largo sugli avversari”.

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