Il team americano ha lodato l’etica di lavoro e il talento di Mick Schumacher, cresciuto molto nel corso del suo anno d’esordio in F1.

L’annata di esordio in F1 è sicuramente stata molto complessa per Mick Schumacher. Complice la decisione della Haas di convogliare tutte le risorse economiche e umane verso il rivoluzionario progetto 2022, in questa stagione il giovane tedesco non ha mai potuto contare su una vettura competitiva, dovendosi misurare spesso e volentieri solo con Nikita Mazepin per la conquista del penultimo posto in classifica. Una situazione frustrante, che senza dubbio avrebbe demoralizzato moltissimi piloti, ma invece non ha avuto alcun effetto sulla competitività e sull’etica di lavoro del figlio d’arte. Oltre a battere costantemente e nettamente il compagno di squadra sia il sabato che la domenica, Schumacher ha anche sfornato prestazioni clamorose come l’eccezionale quattordicesimo posto nelle qualifiche del GP di Turchia. Le qualità umane del tedesco gli sono inoltre valse numerosi attestati di stima da parte del team, impressionato dal suo approccio.

Mick Schumacher

Il capo degli ingegneri della Haas Ayao Komatsu, citato da Motorsport.com, ha parlato così della stagione e dei progressi di Mick Schumacher: “Mick lavora molto duramente. Non importa se il suo weekend sia stato ottimo o pessimo, lui è sempre molto autocritico, nel senso positivo del termine. Cerca sempre di capire in quali aree può crescere: non si abbatte quando comprende di aver sbagliato qualcosa e di dover migliorare, anzi, ciò lo motiva ancor di più. E’ sempre concentrato su se stesso e sulle altre cose in cui lui può giocare un ruolo importante. Inoltre, lavora molto bene con i suoi ingegneri, che sono molto motivati dal comportamento di Mick. Hanno un bel rapporto”.

“Sta imparando e migliorando costantemente.” – ha proseguito il giapponese – “In alcuni weekend ha fatto qualche incidente durante le prove libere, e ciò ha avuto conseguenze sulle sue performance in qualifica. Quando c’è qualcosa che non va, ne parliamo: a volte subito, altre una settimana dopo o anche la gara successiva, ma comunque ci confrontiamo e valutiamo sempre ogni cosa. […] Anche io lavoro a stretto contatto con lui, sia nell’approccio mentale al weekend, sia nell’analisi degli errori sia nel capire perché certi avvenimenti, positivi o negativi, si sono verificati. Noi cerchiamo sempre di accumulare gli elementi positivi per crescere in ottica futura. Quindi, non saprei scegliere un determinato weekend in cui ha fatto un particolare passo in avanti. Penso che sia merito solo della sua costante voglia di migliorare”.

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