Secondo le recenti indiscrezioni, la Ferrari ha scelto di adottare un motore innovativo dal 2022, anno in cui le Power Unit saranno congelate fino al 2024.

Il progetto della Power Unit 2022 rappresenta uno degli elementi di maggior interesse in casa Ferrari. La Scuderia di Maranello sarà infatti chiamata a portare in pista un motore potente ed affidabile, in grado di competere con quelli realizzati dalla Mercedes e dalla Honda. In questa stagione la Rossa paga ancora un distacco troppo elevato in termini di cavalli rispetto ai due costruttori citati, e in ottica della rivoluzione regolamentare non potrà permettersi di rimanere indietro, dato che proprio dalla prima gara del prossimo mondiale i propulsori rimarranno congelati almeno fino al 2024 compreso. Secondo le ultime indiscrezioni, la Ferrari avrebbe deciso di puntare su una Power Unit molto innovativa, abbandonando il progetto, sviluppato in parallelo, di un’evoluzione del motore attuale, portata avanti in caso di problemi con il progetto denominato “Superfast“.

The Race riporta tuttavia che la Rossa, contrariamente a quanto ipotizzato da diverse testate, abbia deciso di non convertirsi alla filosofia dello split turbo, quindi lasciando da parte l’idea di separare la turbina e il compressore. Questa soluzione è tipica dei motori Mercedes, Honda e, probabilmente, sarà adottata anche Renault dal 2022. Il progetto della nuova ed innovativa Power Unit, diretto dall’ex AMG e AVL Wolf Zimmermann, avrebbe mostrato dati promettenti alle prove al banco nelle ultime settimane, dopo non aver fornito prestazioni incoraggianti nel primo periodo. Le innovazioni più interessanti del nuovo progetto “Superfast” dovrebbero riguardare l’intercooler, le cui dimensioni ridotte dovrebbero rendere il motore più compatto, un miglioramento del sistema elettrico dell’ERS e, soprattutto, una combustione molto velocizzata e più omogenea.

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