La prossima stagione sarà l’ultima prima della rivoluzione tecnica. I valori tra Ferrari e Mercedes appaiono molto bilanciati, ma occhio alla Red Bull in chiave 2020.

La stagione 2019 è ormai al capolinea. La Mercedes ha ottenuto nel Gran Premio del Giappone il sesto alloro costruttori consecutivo, andando ad eguagliare il primato della Ferrari stabilito tra 1999 e 2004. In Messico, Lewis Hamilton potrebbe mettere le mani sul sesto titolo, che sarebbe anche il sesto consecutivo per le frecce d’argento nella classifica piloti. Un risultato che nessuno ha mai ottenuto in precedenza. Quest’annata è stata un monologo delle W10 per quanto riguarda la prima parte, nella quale il britannico ha praticamente accumulato tutto il gap che possiede sugli inseguitori. Dalla Germania in poi è cambiato qualcosa, con una Red Bull targata Honda che sembra l’antagonista designata delle Mercedes, per poi cedere il passo alla Ferrari. Nel 2020 avremo una conferma di tale equilibrio?

Attualmente è impossibile dirlo, ma possono essere fatte delle valutazioni in base al passato. Mercedes e Ferrari si sono giocate alla pari il campionato fino a Monza sia nel 2017 e nel 2018, con i tedeschi che hanno preso il largo soltanto nell’ultimo terzo di stagione. Quest’anno è avvenuto il contrario, con gli avversari ( specialmente il Cavallino) capaci di recuperare il gap nella parte finale. Ciò può voler tutto o niente, nel senso che nessuno saprà mai quanto Mercedes abbia mollato sugli sviluppi e fin dove arriva il merito della Scuderia di Maranello, ma un equilibrio così importante non lo si era mai visto nelle scorse edizioni. Il 2020 potrebbe essere davvero avvincente qualora venissero rispettati i valori in campo apparsi nelle ultime trasferte.

Dal punto di vista del regolamento, sulle monoposto non cambierà nulla. I nuovi modelli che le squadre porteranno in pista saranno delle evoluzioni di quelle attuali. Il 2021 segnerà poi la svolta tecnica, con i progetti odierni che finiranno nel dimenticatoio per far spazio ad una nuova generazione di monoposto. La lotta nel prossimo futuro si prospetta aperta, anche se la Mercedes fornisce sempre l’impressione di essere in vantaggio rispetto alla concorrenza, ed anche quando le cose girano male riesce a portare a casa il bottino pieno. Nel duello tra i due top team non va dimenticata la Red Bull, con Helmut Marko che ha già dichiarato che il motore Honda potrebbe essere all’altezza dei rivali nella prossima stagione. Questa volta non bisognerà trarre conclusioni affrettate subito dopo i test invernali, che a febbraio scorso incoronarono la Ferrari come la grande favorita per poi trovarsi una brutta doccia fredda in Australia.

 

 

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