La Aston Martin ha introdotto in Ungheria una nuova ala posteriore, sfrutta una zona grigia del Regolamento Tecnico.

Nel giovedì del GP di Ungheria, ultimo appuntamento prima della pausa estiva della stagione 2022 di F1, la notizia del ritiro di Sebastian Vettel al termine di questo mondiale ha sicuramente catalizzato l’attenzione. A Budapest i team hanno però anche introdotto numerose novità tecniche, ed una in particolare ha destato l’attenzione. Si tratta della nuova ala posteriore della Aston Martin, che ha trovato una soluzione molto ingegnosa per riprodurre gli effetti dell’interazione tra l’endplate e l’ala che sono stati limitati con le vetture di nuova generazione. La novità scuderia anglo-canadese non viola il Regolamento Tecnico, tuttavia sembra contraria allo spirito delle norme 2022, il cui obiettivo era limitare l’effetto dei vortici generati dall’ala posteriore e permettere alle vetture di seguirsi più da vicino.

L’Aston Martin ha sfruttato una zona grigia: proprio per evitare la formazione di dannose turbolenze dall’ala posteriore, il regolamento vieta l’utilizzo di spigoli, obbligando le scuderie ad utilizzare forme più sinuose. Il team di Silverstone ha quindi creato una paratia che non oltrepassa i paletti dati dal regolamento, che impone un determinato raggio di curvatura al punto d’incontro tra l’ala e l’endplate e un volume da rispettare. Questa soluzione non permette ai flussi di scivolare verso l’esterno, mantenendo l’alta pressione sull’ala posteriore e dunque incrementando il carico aerodinamico. Una novità importantissima e pienamente legale, che potrebbe essere copiata da tutte le altre scuderie oppure essere bandita per la prossima stagione qualora la FIA la ritenesse contraria allo spirito del Regolamento Tecnico.

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