Tra i festeggiamenti della Red Bull, la Mercedes ha presentato una protesta alla FIA sul finale del Gran Premio di Abu Dhabi, deciso ad una ripartenza dopo la safety car.

Sembrerebbe non essere finita qua. Dopo che Lewis Hamilton ha perso contro Max Verstappen la lotta per il titolo piloti di Formula 1 ad Abu Dhabi, dopo essere stato superato all’ultimo giro dopo la ripartenza dalla SC, la Mercedes presenta un doppio reclamo. La Safety Car è stata mandata in pista dopo l’incidente di Nicholas Latifi finito a muro.

La polemica a cui si appella la Mercedes riguarda la decisione di Michael Masi che ha inizialmente detto che i piloti doppiati non sarebbero stati autorizzati a superare la vettura davanti a tutti. Lasciando quindi cinque monoposto tra Hamilton e Verstappen.

La decisione è stata cambiata in seguito quando è stata data ai doppiati l’autorizzazione a superare la Safety Car.

Lasciando Hamilton e Verstappen uno nella scia dell’altro alla successiva ripartenza, con l’olandese in vantaggio di gomme soft montate proprio in quell’occasione.

Una protesta riguarda l’articolo 48.8 del regolamento sportivo. he dice “nessun pilota può sorpassare una vettura in pista, compresa la Safety Car, fino a quando non passa la linea per la prima volta dopo che la Safety Car è tornata al box”.

La seconda protesta si basa sull’articolo 48.12, dice che “tutte le vetture che sono state doppiate dal leader sono tenute a superare le vetture nel giro del leader e la safety car”.

Ciò a cui si appella la Mercedes riguarda alla decisione che la direzione gara ha dato solamente a cinque vetture – quelle di Lando Norris, Fernando Alonso, Esteban Ocon, Charles Leclerc e Sebastian Vettel – di superare la Safety Car prima della ripartenza, mentre Daniel Ricciardo, Lance Stroll e Mick Schumacher non hanno ricevuto la stessa indicazione.

È un finale di gara e di mondiale che ci aspettavamo non potesse finire a rose e fiori, tenendo incollati gli appassionati alla TV ancora per un po.

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