Con una macchina come la SF71-H la rossa è comunque dietro la Mercedes in classifica a causa dei troppi errori di squadra e piloti

Dopo il GP d’Ungheria la F1 va in vacanza. Del mondiale se ne tornerà a parlare il 26 agosto sul mitico tracciato di Spa-Francorchamps, immerso nella cornice della foresta delle Ardenne. Lo scorso anno Vettel aveva ottenuto quattro successi come in questa stagione, ma in ferie ci andava con 14 punti di vantaggio nonostante una macchina inferiore.

Ad oggi tra Hamilton e Seb ci sono 24 punti di distacco in favore dell’inglese, con la Mercedes a +10 tra i costruttori. Eppure la Ferrari è vista da tutti come la macchina migliore, ma i risultati stentano ad arrivare. Le cinque pole di Seb confermano la bontà del progetto ma in F1 non basta una macchina leggermente superiore a vincere se non si è perfetti.

Parlando del pilota, Sebastian Vettel ha buttato al vento tanti punti, forse troppi per uno che ha un poker di mondiali in bacheca e che deve essere l’uomo della rinascita a Maranello. L’errore in frenata a Baku, il tamponamento a Bottas in Francia, l’ostacolamento di Sainz in prova in Austria e il botto di Hockenheim sono pari come minimo ad una cinquantina di butti persi.

La Ferrari era la macchina da battere anche qui in Ungheria, ma in qualifica sul bagnato la Mercedes era superiore e ancora una volta è mancato Seb. Il tedesco si è preso mezzo secondo da Hamilton ma soprattutto è rimasto dietro a Raikkonen, compromettendo di fatto la sua gara sin dal via.

Oggi la Ferrari aveva le carte in regola per rifarsi, con una buona strategia che poteva portare Vettel a giocarsela con Hamilton per la vittoria. Peccato che ai box hanno rischiato di ripetere quanto fatto in Australia dalla Haas, con due pit stop pressoché fallimentari che hanno rallentato i piloti. Seb era in lotta con Bottas ed i tre secondi persi lo hanno costretto a rientrare in pista alle spalle della Mercedes.

Sino al crollo delle gomme del finlandese non è riuscito a trovare un attacco, mentre se gli fosse stato davanti con le Ultrasoft avrebbe potuto prendere Hamilton e lottare per qualcosa di più importante.

La conclusione di questa prima parte di stagione è che nulla è perduto: la Ferrari ha una macchina quasi perfetta, finalmente superiore alla Mercedes. Ma Hamilton è un talento incredibile che riesce a superare i limiti della macchina e la Ferrari non potrà più permettersi errori. Se si vuole recuperare Vettel e compagnia bella dovranno essere all’altezza della classe del rivale ed evitare di perdere altri punti.

Speriamo che le vacanze portino consiglio e che tutta la Scuderia riesca a ricaricare le batterie in fretta per arrivare in Belgio con la volontà di combattere e credere ancora in un mondiale apertissimo.

di Giovanni Messi

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