Dal GP di Singapore sulla SF71-H sono tornati i controlli visti in Canada: che il passo indietro sia dovuto a questo?

Auto Motor und Sport ha lanciato un’indiscrezione clamorosa. Sembra che sulla Ferrari sia stato installato un secondo sensore per controllare il flusso di energia proveniente dalle batterie. Infatti la power unit di Maranello è l’unica che utilizza due accumulatori e per questo è entrata sin da subito nel mirino della FIA.

I primi controlli sono scattati nel corso del GP del Canada, ma in quel caso non influenzarono i risultati dato che Vettel dominò la scena con pole e vittoria. Da Singapore è stato inserito un nuovo sistema di controllo, anche se in passato Charlie Whiting aveva sottolineato che il motore italiano risultava regolare. Non è chiaro se per caso o se proprio per frutto di tali sensori, fatto sta che proprio dalla prima trasferta asiatica la Ferrari è andata in difficoltà ed in Russia si è visto chiaramente come sia tornato evidente lo svantaggio motoristico nei confronti della Mercedes.

Una chiara conferma arriva dalle parole di Cyril Abiteboul, team principal della Renault: ‘’Dalle nostre misurazioni GPS possiamo dedurre che la potenza della Ferrari in rettilineo è notevolmente calata. Questo li porterebbe a dover usufruire di ali più scariche a livello aerodinamico e ciò li penalizza anche nelle curve lente’’. Questo spiegherebbe anche le difficoltà della rossa a Singapore, dove non ci sono grandi rettilinei ma tutti tratti guidati. Inizialmente si era pensato ad un miracolo Mercedes con la nuova sospensione, ma ora i dubbi aumentano grazie a questa indiscrezione arrivata direttamente dalla Germania. Gli stessi di Auto Motor und Sport hanno chiesto in merito informazioni alla FIA, la quale non ha dato risposte. Sarà da capire se proprio il nuovo sensore ha diminuito le prestazioni della Ferrari. Da sportivi bisogna sperare in una crescita repentina della Mercedes, altrimenti il mondiale risulterebbe indubbiamente falsato.

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