Accolte come le qualifiche più divertenti da alcuni e come le più drammatiche della storia della Formula 1 da altri, quanto è successo oggi nel finale della Q3 a Monza lascerà strascichi e polemiche. 

Quanto successo oggi in pista nelle qualifiche di Monza è paradossale, in quanto, analizzando pilota per pilota, sembra che ognuno faccia la cosa giusta per se stesso, ma che ciò abbia in realtà finito per danneggiare tutti (o quasi).  I primi del gruppo, Hulkenberg e Stroll, non volendo dare la scia fanno di tutto per farsi passare; i piloti dietro, che più degli altri necessitavano di un altro tentativo, come Vettel, Leclerc e Albon, cercano a qualunque costo di sopravanzare i piloti lenti. Il problema si viene però a generare quando i piloti, sicuramente sollecitati dai box, capiscono che non c’è più tempo sufficiente per tagliare il traguardo e cercano di scavalcare gli altri piloti danneggiandosi ancora una volta irrimediabilmente.

Siamo in Curva Grande a 1 minuto e 10 dalla fine, quando Sainz e Hulkenberg, procedendo piuttosto lentamente, bloccano il gruppo degli altri piloti, tra i quali spicca un Vettel piuttosto innervosito dalla situazione. È verosimile che in questi secondi gli ingegneri stessero sollecitando i piloti a superare quelli davanti per raggiungere il traguardo prima della bandiera a scacchi. I calcoli fatti dai box, infatti, erano andati a monte, visto che per percorrere le prime tre curve si erano impiegati più di 35 secondi. Vettel e Sainz prendono di conseguenza l’iniziativa: guidando il gruppo, ingaggiano una lotta per il primo posto che continua fino alla Lesmo 2, dove lo spagnolo riesce ad avere la meglio. A questo punto, 40 secondi dal termine, lo spagnolo corre verso il traguardo riuscendo a partire per il proprio giro lanciato, mentre Vettel dietro a lui decide di staccarsi per prendere spazio. Tale decisione, non sbagliata sulla carta per il tedesco, si rivelerà poi fatale in quanto lungo il rettilineo opposto a quello di partenza, Charles Leclerc, maliziosamente, decide di superare Sebastian Vettel “rubandogli” di fatto la possibilità di compiere un nuovo giro di qualifica.

Tale situazione è stata causata da un insieme di fattori e sostanzialmente tutti i piloti sono stati corresponsabili, anche se Sainz, Stroll e Hulkenberg hanno ricevuto una reprimenda per guida troppo lenta. Alla luce di tali decisioni, analizziamo quali piloti possono effettivamente dirsi avvantaggiati dal caos generatosi durante le qualifiche di Monza e quali invece danneggiati.

Avvantaggiati:

Charles Leclerc: l’alfiere Ferrari non può che gioire, vista la pole position ottenuta. Interessante la mossa sul compagno Vettel, che gli ha impedito di iniziare il giro che potenzialmente gli avrebbe potuto strappare la pole.

Lewis Hamilton: Il cinque volte campione del mondo può sorridere, visto che partirà in seconda posizione al fianco di Leclerc e con il suo compagno Bottas alle sue spalle.

Valtteri Bottas: il finlandese ha concluso il primo tentativo pochi secondi prima dell’esposizione della bandiera rossa per l’incidente di Raikkonen. Se non ci fosse riuscito, visto come sono andate le cose, sarebbe stato costretto a partire molto più indietro.

Nico Hulkenberg: protagonista principale dell’accaduto, può dirsi soddisfatto di essere riuscito a mantenere l’ottima sesta posizione al fianco del compagno Ricciardo. Intelligente da parte sua aver usato il trucco di andare lungo in curva 1, senza poi essere penalizzato.

Danneggiati:

Sebastian Vettel: il tedesco della Ferrari è senz’altro il pilota più beffato di giornata, visto che il compagno di squadra gli ha negato all’ultima curva la possibilità di poter compiere il proprio giro. Il tempo del tedesco è stato anche messo sotto indagine dai commissari perché Vettel aveva oltrepassato i limiti della pista alla Parabolica, venendo poi però giudicato valido.

Alexander Albon: Vittima incolpevole dei giochi dei piloti davanti, il pilota Red Bull è costretto a partire dall’ottava posizione sulla griglia.

Lance Stroll: il pilota canadese, sebbene sia stato parte attiva nel caos generatosi all’ultimo giro, ha perso ogni opportunità di fare un giro veloce in Q3.

Scoppia la Leclerc mania, ma i tifosi non meritano lo scandalo delle qualifiche!

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