Charles Leclerc arriva quarto con la consapevolezza di aver battuto la McLaren con un ritmo gara molto competitivo su un circuito come Austin.

Su una pista nettamente a favore Mercedes, vince Max Verstappen di forza e d’astuzia. La Red Bull “porta” sul podio anche Perez e la lotta costruttori comincia a farsi più avvincente. Tra i due litiganti il terzo “gode”, o almeno ci prova. Si deve accontentare di un quarto posto Charles Leclerc al termine di una gara in cui la Ferrari dimostra grande maturità anche grazie i grandi passi avanti compiuti con l’introduzione di un motore che spinge meglio grazie al nuovo ibrido.

Il monegasco conduce una gara sempre rivolta alla conquista del podio ma trova un buon Perez che con una macchina come la Red Bull non può non difendere la terza piazza.

Ma i 10” di distacco dopo 56 giri sono una delle note positive da portare a casa. Inoltre il monegasco “vince” la lotta contro la Mclaren. Lotta che sarebbe potuta finire anche meglio se non si fosse rallentato il pit-stop di Sainz arrivato poi settimo.

Ci aspettavamo che sarebbe andata peggio in questo week end. Alla fine è stata una delle migliori gare dell’anno. Il passo è stata la sorpresa positiva”, dirà Leclerc nel dopogara. “Anche se siamo concentrati sul prossimo anno, i 2-3 sviluppi portati quest’anno ci hanno sempre fatto fare un passo avanti ed è molto importante. Per tutto: per questa stagione, per la fiducia, per il futuro. Sta andando tutto bene al momento, sono contento”.

La Ferrari si dimostra terza macchina più veloce ad Austin e adesso a Città del Messico vuole solo la conferma.

Le prestazioni sono state ottime, riuscivo a vedere Sergio davanti a me, distante solo 10″. – continua Leclerc – “In realtà negli ultimi due stint penso che fossimo un po’ più veloci, perciò ho pensato al podio ma non ci siamo riusciti. Con McLaren, siamo realisti, è una lotta ancora molto serrata anche se una gara come questa può farci pensare che siamo piuttosto avanti, ma non è così. Dobbiamo continuare a lavorare molto, molto intensamente. Sarà una battaglia ravvicinata”. 

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