La domanda che tutti si pongono, l’esigenza che tutti gli appassionati di F1 sentono. Quando terminerà il ciclo dominante Mercedes?

Il Paul Ricard ha messo in evidenza la solita, intramontabile, forza Mercedes. Uno strapotere noioso che di weekend in weekend allontana migliaia di fan dalla Formula 1 moderna. Ottavo successo Mercedes in altrettanti GP, di cui sei doppiette. Una supremazia da record!
Ritornare sulle decisioni della Federazione che stanno condizionando la categoria regina del motorsport, sarebbe stucchevole, quasi quanto la gara sul tracciato di Le Castellet.

Chi può fermare la Mercedes?

Il 2019 era partito con i migliori auspici, tutti erano convinti, dopo i test invernali, che avremmo assistito ad un campionato sensazionale. L’unico vero colpo di scena è stato l’episodio di Montreal tra Vettel ed Hamilton, divenuto persino “immagine copertina social” della F1.

Il progetto tecnico della Mercedes W10 è un concentrato di perfezione assoluta. A Berkeley hanno progettato la vettura invincibile, la più dominante dell’era ibrida. L’unica che, misteriosamente, riesce a sfruttare appieno il potenziale delle nuove mescole Pirelli. Proprio quest’ultimo aspetto mette in risalto la differenza tecnica rispetto allo scorso anno. La Mercedes W09 andava, spesso e volentieri, in crisi con le mescole 2018, ma il salvifico intervento della Pirelli (oltre alla questione dei famosi fori) permise un miracoloso ribaltamento prestazionale. Nello scorso campionato, infatti, la Pirelli comunicò a campionato iniziato di aver deciso per un cambio gomme in tre appuntamenti mondiali, per cercare di minimizzare il fenomeno blistering. Dopo il Montmelò, le gomme della discordia, con spessore inferiore di 0,4mm, usciranno dalle termocoperte in altri due importanti appuntamenti stagionali, ovvero Silverstone e proprio al Paul Ricard.

Nei primi GP del 2018, quindi, la Mercedes aveva palesato alcuni punti deboli, rendendola vulnerabile agli attacchi della Ferrari e di un motivatissimo Sebastian Vettel. In questa stagione la Mercedes non ha avuto alcun problema di carico aerodinamico, il “tyre squirt”, ossia i dannosi vortici generati dalle mescole che creano delle perdite di carico e determinano un surriscaldamento sugli pneumatici, sono spariti sull’auto tedesca. Le mescole Pirelli adottate nel 2019 sono esattamente le stesse, con diametro inferiore, già presenti nei 3 appuntamenti dello scorso anno. Qualcuno potrebbe obiettare che a Silverstone 2018 fu Vettel a trionfare, ma chi ricorda il contatto tra Raikkonen ed Hamilton al primo giro che aiutò il tedesco nel trionfo “a casa loro”?

Waiting for 2021…

Il cambio di regolamento che attende la F1 nel 2021, il budget cup e l’introduzione delle nuove mescole Pirelli da 18 pollici potrebbero cambiare i valori di forza attuali. Dal 2021 le gomme anteriori avranno una sezione più stretta di 35 millimetri, mentre quelle posteriori resteranno della stessa dimensione. Aumenterà, inoltre, il diametro che passerà dagli attuali 670 mm ai 700 – 720 millimetri. Sarà un cambiamento epocale per tutti i team di F1. Le carte saranno rimescolate, e le squadre che in questo momento soffrono e sono indietro potrebbero fare un salto in avanti notevole.

Lewis Hamilton ha, recentemente, dichiarato: “Non puntate il dito contro i piloti perché non scriviamo noi le regole!”

I regolamenti, appunto, dovranno essere ridiscussi e cambiati per il bene della Formula 1. Dare la colpa ai piloti di ciò che è diventata la F1 moderna, sarebbe come responsabilizzare gli studenti del degrado del sistema scolastico odierno.

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