Siamo solo al venerdì, ma insomma il cielo si apre sopra la Ferrari, e non è uno di quei venerdì degli anni passati, quando si viaggiava ultrascarichi solo per fermare il cronometro un pochino più in basso; qui c’è tanta sostanza nonostante le OMBRE ROSSE, delle ultime settimane, certo Vettel e Raikkonen hanno staccato il loro miglior tempo quando la pista era più gommata; tuttavia essere davanti nelle prove di qualifica è comunque una soddisfazione che potrebbe essere il presagio per qualcosa di diverso dagli ultimi 2 appuntamenti, ma, c’è sempre un ma, andiamo a capire qualcosa di più e se c’è la possibilità di fare bene non solo nelle Qualifiche, ma soprattutto in gara, ecco alcune considerazioni.

Raikkonen spinge e non poco, il 1° a scendere sotto il muro del 1:37 (giro 21), questo è positivo se non altro perché se può pigiare il gas a fondo forse sono stati risolti i problemi che hanno assillato la Rossa; il famoso ‘bug’ del software e forse anche il raffreddamento di alcune componenti interne, o forse tutti questi problemi non erano di natura così strutturale, tuttavia Kimi è lì, al 1° posto delle FP2 con il timing di 1:36.896 su gomme SuperSoft.

Sulla vettura di Vettel sono stati cambiati molti componenti (doc. n. 8 del 15 Aprile FIA), l’unità termica ICE (il motore a combustione interna), il turbocompressore, le due unità MGU-H ed MGU-K; che si cambiasse il motore era nell’aria dopo la fumata bianca in Bahrain, anzi era quasi obbligatorio pensarlo, in questo caso si è deciso, dovendo utilizzare la PU n. 2 di cambiare anche le altre componenti, niente di strano, tutto molto logico ed abbastanza prevedibile; il problema sembra essere stato risolto riprogrammando la centralina principale. Tutto questo porta il Pilota Tedesco a disporre di una Power Unit nuova e ‘fresca’; nelle FP2 ha staccato il tempo di 1:37.005 su gomme Super Soft.

Le gomme Pirelli subiranno un degrado abbastanza elevato su questa pista, se le condizioni rimarranno quelle di oggi, temperatura asfalto variabile tra i 35-38 gradi durante le prove; sembra che si possa fare un giro con un tempo veramente notevole, ma poi la gomma degrada in maniera molto importante; come sempre abbiamo detto, bisognerà gestire gli pneumatici con molta tecnica ed intelligenza in gara, girando con costanza e senza affaticare i compound immediatamente; il punto è che in partenza tutti spingono al massimo e quindi, come sempre, quello sarà il momento cruciale per costruire una buona gara; partire davanti, farlo bene e poi cercare di essere costanti fino a che la gomma ha prestazioni; in questo Vettel è un maestro e Kimi è molto esperto e abituato a guidare sul ‘velluto’ da buon Finlandese.

La Ferrari sta finalmente cominciando a capire le nuove sospensioni, lo avevamo detto, c’è da rimettere in gioco tutta una serie di dati dopo anni con la PULL-ROD, è evidente che certe prestazioni, come quelle odierne, sono anche il frutto di una conoscenza più profonda della vettura e di come regolare il SET-UP; si può avere una macchina straordinaria a disposizione, ma se non la si conosce bene e si hanno pochi riferimenti per il setting si perdono decimi importanti; da questo punto di vista la Rossa, andando avanti, non può che migliorare.

Il tempo atmosferico oggi è stato magnanimo per le prestazioni delle vetture di Maranello che sembra prediligano un asfalto abbastanza caldo, temperatura ambiente intorno ai 25° (asfalto 35-38), tuttavia domani, per le Qualifiche, c’è il 75% di possibilità che piova con dei piccoli temporali che potrebbero portare sulla pista circa 4mm d’acqua, la temperatura media dovrebbe essere intorno ai 23°; insomma una pioggia leggera ma continua; anche il questo caso sarà il ‘manico’ a fare la differenza e sappiamo come Sebastian sia ‘l’Uomo della Pioggia’ per come sa guidare al limite anche in certe condizioni. Per la gara è previsto sole con qualche leggera nuvola, temp. di 23°, con un asfalto che non dovrebbe andare oltre i 33°, forse una finestra meno ‘utile’ alla Ferrari per scaldare gli pneumatici.

Una menzione è riservata ai freni BREMBO, ricordiamo che la pista di Shangai è molto severa con l’impianto frenante; la Ferrari da questo punto di vista dovrebbe riuscire a gestire bene il sistema, grazie ad uno studio specifico avviato insieme al Fornitore già lo scorso anno; non solo per quanto riguarda lo smaltimento del calore ma soprattutto per la modulabilità

 

di tutto l’impianto che è stato adattato e personalizzato molto bene per i due Piloti in ‘Rosso’, VOGLIO RICORDARE, quando si parla di freni, che questi costituiscono un tutt’uno con la vettura; con le sospensioni (di cui abbiamo parlato sopra) e con gli pneumatici; il rollio molto meno accentuato rispetto al 2015, favorisce non solo percorrenza e inserimento in curva, ma anche un ottimo equilibrio quando di deve lavorare col pedale del freno; il ridotto beccheggio aumenta la stabilità in staccata, anche se su questo punto di vista ancora non siamo al top a Maranello.

Marco Asfalto



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