Oggi vi proponiamo un’intervista esclusiva che ci ha concesso Vincenzo Donativi Pilota Ebimotors che ha partecipato al Campionato Italiano GT3 in coppia con Vito Postiglione sulla Porsche 997 GT3. Donativi ha vinto la ‘Pirelli Tyres Cup’ mettendo a segno ben 200 punti e sbaragliando così tutta la concorrenza, i Driver in lizza erano 10 ed il secondo classificato, Magli Marco su Ferrari 458 Italia, ha totalizzato 138 punti, questi dati per far capire quanto sia stato competitivo il Pilota Ebimotors; nella classifica generale GT3 la coppia ha ottenuto un 11° posto conduttori il che significa, visto che anche le altre vetture sono condotte da 2 driver, essere arrivati tra i primi a fine Campionato, non male per una vera coppia PRO-AM che ha dovuto confrontarsi per tutta la stagione contro Piloti di altissimo livello e vetture molto performanti. La coppia Vito Postiglione e Vincenzo Donativi ha funzionato ed ha lottato fino alla fine per la conquista del Campionato, ricordiamo che dopo gara 1 del Mugello (ultimo appuntamento) molte vetture erano appaiate in classifica e la Porsche n.44 di Ebimotors era ancora abbondantemente in lizza per aggiudicarsi il Titolo; le cose sono andate diversamente, però arrivare all’ultima gara ed essere ancora lì tra i primi non è da tutti. Ora dobbiamo dire, come lo stesso Vincenzo ha ammesso, che Vito Postiglione è di un altro pianeta e il suo ‘piede d’acciaio’ tanto ha contribuito per rendere la stagione avvincente e competitiva; però dobbiamo rimarcare come l’impegno, lo studio, la voglia di migliorarsi del Compagno di Squadra sia stato notevole e spesso determinante per raggiungere le posizioni di vertice. Durante il Campionato abbiamo ‘ monitorato’ noi stessi la differenza di rendimento tra i due, notando come andava assottigliandosi man mano che le gare si alternavano, una crescita ed un lavoro di Squadra che ha permesso di candidarsi al Titolo come abbiamo scritto in un articolo dopo le gare di Monza.
Parlare di Piloti della mia età, ho 50 anni, mi entusiasma, lo avrete capito, perché vedete tanti miei coetanei abbandonano o tralasciano certe loro passioni per dedicarsi ad una vita più tranquilla, mettono su pancia e dimenticano quell’adrenalina che scorreva nel sangue quando da piccoli sfrecciavano con i motorini, o quella passione per il garage, per le modifiche, per la ricerca anche di 5-6 km in più; la fame di motori e di competizione, l’odore acre della benzina e dei gas di scarico; quelli della nostra generazione che amavano i motori sono cresciuti così, con le mani sporche d’olio e con “quel gran genio del mio amico… lui saprebbe cosa fare… lui saprebbe come aggiustare… con un cacciavite in mano fa miracoli” e spesso quell’amico eravamo proprio noi e venivamo guardati ed ammirati come fossimo degli Ingegneri, poi c’erano quelli che una volta in sella o al volante, non ne avevano per nessuno e questi erano speciali, c’era qualcosa di particolare in loro, non correvano solo per gioco o divertimento, la loro sembrava una sorta di missione per cui erano stati creati, una missione semplice e difficile, essere veloci…
Parlando in libertà con Vincenzo Donativi abbiamo scoperto qualcosa che forse sapevamo già, certi istinti rimangono e sono il motore della nostra anima; ma andiamo alle parole di Donativi; Domanda: “ Vincenzo parlaci della stagione, delle aspettative che avevate all’inizio e di come è andata” Risposta: “le nostre aspettative non erano legate ai risultati nel senso che partivamo da una coppia formata da Vito Postiglione, Pilota fortissimo ed io che sono fondamentalmente un Pilota amatore il così detto Gentleman-Driver, non è che ci eravamo posti degli obiettivi importanti dal punto di vista del risultato finale; il mio obiettivo principale era quello di sfruttare al massimo la stagione con Vito per migliorare le mie capacità di tecnica di guida e di approccio alla gara, e quindi di fare il massimo sapendo che poi il mio Compagno di Squadra avrebbe dato il meglio mettendo in campo una grande qualità, e credo che più di quello che ha fatto, sinceramente non poteva fare, insomma il proposito di assorbire il massimo da Vito ha dato dei risultati, a parte qualche sbavatura dovuta all’inesperienza mi ritengo soddisfatto della stagione perché durante il Campionato sono cresciuto, poi per poter dire di migliorare come Pilota bisogna considerare tutta una serie di parametri, la tecnica di guida durante la gara, la gestione delle qualifiche, la gestione della partenza, la bagarre, insomma ci sono moltissimi aspetti che vanno curati con molta attenzione, quindi non che hai a disposizione una bacchetta magica, e solo perché hai un Compagno di Squadra straordinario, devi necessariamente migliorare e fare un salto di qualità in tutti i settori, c’è molto lavoro da fare e tutto a piccoli passi per cogliere anche il più piccolo particolare; poi l’ideale è continuare a lavorare ed in quest’ottica il mio sogno sarebbe di avere la fortuna di fare coppia con Vito Postiglione anche nel 2016 e quindi portare avanti questo progetto di crescita. Per quanto riguarda i risultati, come ho detto, non ci ponevamo degli obiettivi specifici, l’ambizione era quella di dare tutto quel che si poteva e da parte mia ho cercato di farlo in tutti i modi anche perché Vito, sia come persona che come Driver, merita il massimo, il Team Ebimotors parte sempre per vincere che poi è la mentalità giusta per arrivare lontano e tutto questo mi ha fatto sentire a mio agio perché l’atteggiamento (di Ebimotors n.d.r) nei miei confronti è stato quello che si aspetta un Pilota Professionista e non un Gentleman-Driver, e devo dire che questo mi ha stimolato e motivato ancor di più per cercare di essere sempre al top, insomma grande lavoro ed un’ottima atmosfera all’interno della Squadra che ha dei componenti tutti professionali, motivati e molto competenti. C’è da dire che poi arrivare al Mugello nell’ultimo week end di gara ed essere ancora matematicamente in lotta per il Titolo vuol dire che un risultato l’abbiamo comunque raggiunto; per quel mi riguarda sono molto soddisfatto perché ho vinto il Trofeo Pirelli e poi ho limato parecchio i miei tempi rispetto a Vito durante tutto il Campionato, tanto che in alcune qualifiche ero intorno ai 6 decimi dal mio Compagno, e credimi se me lo avessero detto all’inizio non ci avrei creduto io stesso”. Domanda: “Come è nata la tua passione per il motor sport?” Risposta: “La mia passione nasce da piccolo e me la trasmise mio padre Giuseppe (chiamato da tutti Pino) che aveva una passione innata per le auto; non corse mai in una competizione ufficiale, però era uno di quei tipi che riusciva a fare le curve su due ruote ed anzi era molto noto nella mia città (Brindisi) per le sue evoluzioni che a quei tempi avevano come location le strade di periferia, insomma una passione nata con me e coltivata in famiglia, poi ho iniziato a correre sulle due ruote, amavo il motocross
ed ho raggiunto anche dei discreti risultati, ho lottato per il Titolo Regionale arrivando 2°; sono arrivato 2° ad un trofeo di motocross Nazionale, ho vinto 2 gare del Trofeo Mediterraneo, una competizione interregionale che si teneva nel Sud Italia, insomma avevo una grande passione per le gare motoristiche; a quei tempi non avevo ancora la patente e il mio obiettivo era, appena conseguita la licenza, di correre con le macchine; ricordo mio padre sempre ai bordi della pista a spronarmi a dare battaglia, di fatto era il mio primo tifoso e mi portava sempre alle gare di moto, anche lui sognava che io potessi correre con le auto che erano la nostra vera passione; poi accadde un grave incidente motociclistico a mio fratello, il quale tra operazioni e ricoveri non ne uscì prima di un anno; cambiarono le cose, mia madre era distrutta ed a questo bisogna aggiungere le sue preoccupazioni ogni volta che io salivo in sella; fu così che abbandonai tutto e poi preso dall’università e dal lavoro non c’era certo più tempo per dedicarmi al motor sport. Avevo quindi rimosso tutte le mie velleità da Pilota, misi nel cassetto il mio sogno pensando che non potesse più avverarsi ma poi accadde, molto tempo dopo, qualcosa di straordinario, mia Moglie che sapeva di questa mia passione mi regalò, a mia insaputa, un corso di guida sportiva a Misano e devo dire che quando mi diede il voucher mi venne la pelle d’oca dall’emozione; il corso andò bene e tornò in me la passione, quella passione che oramai era chiusa in quel vecchio cassetto; a quel punto decisi di fare un test con un istruttore, Alessandro Baccani, avevo scoperto che avevamo un amico comune e riuscii a parlarci e prendere appuntamento per una giornata di test con la mia macchina, una vettura stradale, devo dire che ottenni un buon risultato e così iniziai a frequentare le competizioni vere; la prima fu il Campionato Formula Club Porsche una gara solo cronometrica ed arrivai 2° nella mia categoria, quindi decisi di iscrivermi alla Cayman-Cup arrivò la vittoria nella categoria Selection-Cup e di lì di categoria in categoria sempre con la Porsche, sono entrato nella GT4 poi nella GT-CUP che ho vinto e poi in GT3 lo scorso anno con Andrea Gagliardini col quale mi sono trovato molto bene, è un ragazzo straordinario ed avevamo un bel rapporto, ho passato con lui un anno meraviglioso anche dal punto di vista umano, e comunque il 2014 rimane impresso nella mia memoria per la bellissima gara vinta a Monza che rimarrà un ricordo indelebile nella mia mente e nel mio cuore, una gara sofferta durante la quale ho dovuto resistere a numerosi attacchi ma sono comunque arrivato primo al traguardo. E poi il resto è storia recente, il Campionato di quest’anno con Vito Postiglione e le belle soddisfazioni che ci siamo presi con il Team che ci ha supportato in maniera straordinaria…”
Vincenzo Donativi è nato il 30 Maggio 1962 a Brindisi, di seguito il suo Curriculum Professionale
• Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bari, con votazione di 110/110, la lode e l’“invito a proseguire gli studi” (marzo 1986)
• Dottore di ricerca in “Diritto dell’economia” presso l’Università “La Sapienza” di Roma
• “Toga d’onore” presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi per aver conseguito il miglior risultato nel concorso del 1989
• Iscritto nell’albo speciale degli avvocati cassazionisti
• Consulente dello studio legale Ughi e Nunziante
• Socio fondatore dell’Associazione Disiano Preite per lo Studio del Diritto dell’Impresa
• Componente del comitato scientifico della Fondazione R.E TE. Imprese Italia
• Socio dell’Associazione Italiana per l’Arbitrato
• Professore Ordinario di “Diritto commerciale”
• Professore di ruolo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università LUM-Jean Monnet di Casamassima (BA)
• Professore a contratto (titolare del corso di “Diritto societario”) presso la Facoltà di Economia, corso di laurea magistrale, Università Luiss-Guido Carli di Roma
• Titolare del corso di “Diritto dell’impresa” al Master in Business Administration (MBA) presso l’Università Luiss-Guido Carli di Roma
• Titolare del corso “Elementi di diritto commerciale” al Master in Real Estate Finance (MaREF) presso l’Università Luiss-Guido Carli di Roma
• Docente presso la Luiss Business School
• Docente di Diritto commerciale presso l’Istituto G. Tagliacarne di Roma
Tra l’altro è stato autore di moltissime pubblicazioni.
Ringraziamo Vincenzo Donativi per il tempo che ci ha concesso e per il supporto durante tutta la stagione.
Marco Asfalto