Una delle novità tecniche che la Ferrari sta utilizzando da inizio anno è questo particolare radiatore visibile in foto. Il primo ad accorgersi di questa soluzione è stato Matt Somerfield riuscendo anche a fare un analisi che ci sentiamo di riproporvi.

Iniziamo col spiegarvi un concetto base valido in generale per tutti i radiatori di F1. Essi vengono inclinati all’interno delle pance per cercare di aumentare la superficie di scambio termico nonostante la poca area geometrica a disposizione. Se fossero messi in verticale infatti essi dovrebbero essere molto più piccoli e non garantirebbero il giusto raffreddamento. La particolarità di questo radiatore pero sono tutti i profili che troviamo sia nella zona anteriore che posteriore.

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Foto M.Somerfield

Grazie all’aiuto delle diverse colorazioni cerchiamo di capire a cosa servono. I profili colorati di verde nella zona anteriore del radiatore servono a convogliare meglio l’aria in ingresso nelle pance verso il radiatore. Quelle gialle nella zona posteriore servono invece a intrappolare l’aria che ha già attraversato il radiatore e la costringe a rimanere a contatto con la superficie del radiatore prolungando lo scambio termico. Gradualmente questi profili rilasciano l’aria che si dirigerà verso il posteriore della vettura per poi defluire verso l’esterno nella zona finale del cofano.(zona viola)

Foto di M.Somerfield

Foto di M.Somerfield

I vantaggi di questa soluzione solo molteplici. Come abbiamo già detto gli uomini di Maranello hanno cercato in questo modo di massimizzare lo scambio termico tra l’aria in ingresso e il fluido del radiatore creando un vero e proprio percorso che l’aria è costretta a seguire. In questo modo anche nei circuiti più caldi la Ferrari ha potuto evitare sfoghi e aperture sul cofano posteriore che vanno ad intaccare l’aerodinamica della vettura e in fase di progetto ha potuto ridurre la grandezza degli ingressi delle pance laterali. Inoltre i flussi interni alla vettura dovrebbero risultare molto più controllati migliorando cosi la fluidodinamica interna e evitando perdite inutili.

Non c’è che dire quest’anno gli uomini in rosso stanno sorprendendo un po tutti con soluzioni piu o meno innovative ma soprattutto con un incremento di performance generale della vettura che ha messo in difficoltà anche la Mercedes. Aspettiamo il GP di Spagna per cercare conferme definitive della rinascita Ferrari e ricordiamo a tutti i nostri lettori che saremo presenti sul circuito con il nostro collaboratore Alex per seguire il week end di corsa e scovare qualche altro segreto dalle monoposto.

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Dot. Ing.  Salvatore Di Nuzzo

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