Tanti problemi per il Team Solaris Motorsport ad Imola, un week end durante il quale la sorte si è accanita sugli incolpevoli Piloti della potentissima Corvette. Questo fine settimana ha segnato il debutto ufficiale di Marcello Puglisi sulla Corvette di Solaris che divide così l’abitacolo con Francesco ‘Ringhio’ Sini; un binomio dal grande

potenziale, Marcello ha una grande esperienza, 29 anni, si è distinto nella Formula Master, dove ha vinto il Campionato Italiano 2009 e ha colto due vittorie e sei podi nella serie Europea, inoltre ha corso in F3000 e in GP2, la categoria propedeutica alla Formula 1, dove ha disputato il Campionato Asiatico e il GP di Montecarlo gara di contorno della massima formula, nel 2010 l’approdo con le ruote coperte, con la partecipazione ad alcune gare dell’International Superstars Series, per poi passare nei due anni successivi tra le fila della classe GTS dell’International GT Open, dove ha conquistato 2 vittorie e 8 podi nelle 14 gare disputate; tra l’altro dal 2013 è Commentatore Tecnico per SKY delle serie GP2, GP3 ed IndyCar; erano un paio d’anni che non correva in gare ufficiali e quindi insomma in questo week end c’era da limare qualche ruggine perché ritrovarsi in gara con altre 38 vetture è comunque molto impegnativo; nelle Qualifiche 1 si piazza 11° ad 1,237 sec. dalla Pole Position, mentre Francesco Sini nelle Q2 occupa la 5° casella a 0,655 sec. dalla Prima Piazza, posizione senz’altro più consona alla Corvette che ha un grande potenziale ma è anche una vettura che non perdona tanto facilmente anche la più piccola sbavatura, soprattutto su una pista come Imola, non proprio il Circuito ideale per la Vettura Americana che ama i rettilinei e le curve veloci anche se dispone di accelerazioni brutali, soffre in guidabilità; questo a rimarcare il buonissimo tempo di Sini in Q2 ad un’inezia dalle 3 Ferrari che lo precedevano. Gara 1 vede Puglisi partire bene e scambiarsi la posizione varie volte con la Bmw n. 5 di Stefano Comandini, ma la gara dura solo 4 giri perché la vettura n. 22 di Solaris viene tamponata da Wright (Mercedes SLS) al Tamburello finendo in testa-coda, in seguito a questo episodio arriva la classica foratura di una gomma cosa abbastanza frequente con le vetture a ruote coperte, alle acque minerali lo pneumatico esplode e la vettura si insabbia; insomma gara rovinata anche se in quei pochi giri la Corvette di Puglisi aveva registrato una velocità impressionante 277,4 Kmh. Grande lavoro ai Box per il Team, perchè nel tamponamento gran parte del posteriore si è danneggiata, estrattore e scarichi hanno richiesto un lunghissimo lavoro necessario per presentarsi in Gara 2 con la vettura in perfette condizioni; ma purtroppo anche alla Domenica non tutto va per il meglio; Francesco Sini parte bene ed ingaggia subito un duello ruota a ruota con la vettura n. 27 della Scuderia Baldini, sfida che si protrae in svariati tratti della pista; viene infine passato ma subito dopo a rovinare la gara arriva l’ennesima foratura, un accanimento della sorte in questo fine settimana, tuttavia dobbiamo rimarcare come alla tornata n. 4 con vettura carica, fa segnare il tempo di 1:43.874 con velocità di 275,3 Kmh, un passo ottimo che avrebbe potuto portare la Corvette a lottare con i primi; l’impressione è che la vettura rispetto al debutto a Vallelunga sia cresciuta soprattutto in termini di stabilità e frenata anche se ad Imola non abbiamo potuto verificarne le prestazioni a serbatoio scarico e gomme con almeno 20 giri sulle spalle; in realtà poi Sini è ripartito, ma tra cambio Pilota e stop per la foratura la posizione finale del Team Solaris è 22° sotto la bandiera a scacchi.

Quello che ci piace di questa Squadra è l’approccio un poco guascone e soprattutto molto ironico alle gare, nel box si respira un’aria familiare, un Team che lavora in sinergia ma i cui componenti non sono solo tecnici al lavoro, sono soprattutto AMICI, che lottano insieme per un traguardo; non mancano mai momenti scherzosi che servono ad abbassare la tensione ed amalgamare il gruppo, il tutto con una professionalità assoluta tramite la quale vengono curati anche i più piccoli particolari; e poi un’ospitalità che sta diventando sempre più rara ai Box ai quali si viene accolti sempre con un sorriso. Inoltre dobbiamo sottolineare il grande lavoro di Francesco Sini che non solo corre in pista ma è anche Team Manager; un doppio incarico molto impegnativo, ricordiamo che dirigere un Team da Corsa è qualcosa di complesso, organizzare il lavoro nella Factory, le trasferte, l’attività al Box e poi gli sponsor, contatti e relazioni; se poi ci si mette il casco anche per scendere in pista possiamo ben capire da quanta passione è animato Francesco che è coadiuvato in questo ‘superlavoro’ dalla Famiglia; Laura Sini che, gentilissima, oltre il lavoro che svolge di PR e Relation Manager per il Team si è messa a nostra disposizione per farci seguire direttamente dal Box tutte le gare; dobbiamo poi menzionare Roberto Sini, il padre di Francesco e Laura; un vero Consulente e Consigliere di grande esperienza. Insomma tanta passione e tanta professionalità, in attesa che arrivino anche risultati migliori…

Marco Asfalto

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