Appena terminata la seconda sessione di test a Barcellona proviamo a capire dove si trova la Rossa, non solo in termini di pura prestazione rispetto agli avversari ma soprattutto nello sfruttamento delle coperture.

Ora c’è da fare una bella premessa, le gomme negli sport motoristici sono il componente più importante (come spesso ho scritto) alla stregua di una buonissima Power Unit o un telaio altamente sofisticato, e questo per un semplice motivo è con esse che si tiene la vettura a terra ed è con esse che si sfrutta la potenza del motore; per assurdo una vettura potrebbe avere 100cv in più della concorrenza ma non essere quella col miglior tempo sul giro; infatti le mescole vanno sfruttate a fondo nelle fasi di accelerazione, in curva per tenere la monoposto incollata al terreno ed anche in frenata; certo l’uso che si fa degli pneumatici dipende dalla meccanica ma anche dall’elettronica che nelle vetture di oggi è predominante. La sensazione è che alla Ferrari stiano cercando di fare qualcosa che stava riuscendo bene nel 2013, se ricordate in quella stagione la Rossa si mise in luce per un buonissimo sfruttamento delle gomme che erano state migliorate dalla Pirelli che le aveva rese molto più performanti aumentandone il grip in maniera sensibile, poi tutto andò a rotoli per le delaminazioni e si decise di cambiare durante la stagione sia le mescole che la carcassa (vi rimandiamo all’articolo che ho scritto in proposito), comunque tornando al presente c’è da dire confrontando le prestazioni della Mercedes con quelle della Ferrari che i Tedeschi cercano in tutti i modi di ottenere maggiori informazioni sulle gomme MEDIUM, e questo per un semplice motivo (non per nascondersi…) ma perché se ben ricordate le vetture di Stoccarda nel 2014 erano in certe piste molto più performanti delle gomme soft, e molto veloci con quelle Hard, poi c’è da ricordare che le MEDIUM sono state le gomme più utilizzate durante la stagione da parte del Costruttore Milanese, quindi è ovvio che in Mercedes vogliano capire bene come sfruttare queste coperture; però, e questo è molto importante, checché se ne dica, gli pneumatici che Pirelli fornirà quest’anno sembrano essere più ‘morbidi’ e con maggiori prestazioni di quelli dello scorso anno, andando così, involontariamente, a favorire la Ferrari che sembra abbia trovato il giusto compromesso soprattutto con la sua sospensione anteriore a tirante, la famigerata PULL-ROD. Se sommiamo le prestazioni, che dovrebbero essere a circa 8 decimi da quelle dei Tedeschi, con il fatto che Allison è sempre stato molto bravo nello sfruttare le gomme dovremmo avere un parametro di valutazione corretto confortato dalla sensazione avuta analizzando la nuova PULL-ROD, dovrebbe mandare in temperatura le gomme velocemente e sfruttarle al meglio. Certo per ora non ne sappiamo molto di più, ma forse quest’anno il connubio FERRARI-PIRELLI potrebbe fare la differenza ed essere finalmente un rapporto meno complesso del solito. Non ci resta aspettare questi pochi giorni che ci separano sia dai prossimi test che dall’inizio del Campionato.

Marco Asfalto   

Twitter : @marcoasfalto

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1 risposta

  1. maxleon

    Chiedo perdono, perchè ho letto solo ora questo articolo, che per me è illuminante, infatti altrove ho chiesto spesso se le specifiche Pirelli di quest’anno fossero più prestazionali e la risposta era qui davanti ai miei occhi, riporto un mio commento:

    “Se c’è una cosa che invece mi ha stupito è il fatto che guardando i tempi dello scorso anno, man mano che si svuotava il serbatoio, miglioravano le prestazioni in pista, ad evidenziare il fatto che l’aumento prestazionale dovuto all’abbassarsi del peso, era superiore al decremento dovuto al degrado pneumatici, mentre, quest’anno sembra che questa tendenza si sia invertita, infatti i tempi tendono ad aumentare al contrario di quello che accadeva lo scorso anno, tuttavia guardando anche l’orticello del vicino, sembrerebbe che questa tendenza sia uguale per tutti, anzi, forse in Ferrari il consumo gomme è addirittura inferiore, perchè, giova ricordarlo, Kimi ha fatto solo due pit stop nella sua simulazione di gara a testimonianza del fatto che anche con gomme tendenzialmente più inclini al consumo, la rossa si comporta piuttosto bene. In effetti l’anno scorso a barcellona Alonso fece 3 pit stop, mentre Kimi solo due e si rivelò una scelta sbagliata.”

    Ora dopo aver avuto modo di seguire gli ultimi test non ho potuto fare a meno di constatare, che per gli altri il consumo gomme è anche più accentuato di quello visto in Ferrari.

    A Marco Asfalto vanno pertanto i miei complimenti per aver intravisto tutto ciò in anticipo.

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