Siamo abituati ad osservare i piloti muovere decine di bottoni sul volante nel tentativo di “settare” l’auto in base ai diversi momenti di un Gran Premio, ma cosa si nasconde in un moderno volante di Formula 1?
Sono lontani i tempi in cui un pilota doveva esclusivamente pensare a guidare più forte possibile e girare lo sterzo a destra e sinistra. I piloti di Formula 1 oggi hanno una enorme quantità di dati da analizzare fuori e dentro l’abitacolo. Il volante di un’auto di Formula 1 attuale è un capolavoro d’ingegneria complessissimo. Già dai tempi di Michael Schumacher e delle vittorie rampanti del Cavallino a partire dal ’99, la Ferrari ha introdotto delle nuove tecnologie che hanno fatto scuola e rivoluzionato il concept di “Steering Wheel”.
Oggi i volanti di Formula 1 sono dei veri e propri computer di bordo con i quali i piloti devono interagire ad una velocità fuori dall’immaginario per controllare tutta una serie di parametri che sono divenuti indispensabili per essere competitivi in pista. La mappatura del motore, l’intensità del freno motore, il bilanciamento dei freni e vari aspetti dell’aerodinamica sono solo alcune delle specifiche con cui il pilota deve confrontarsi con maestria e rapidità.
Focalizzandoci sul volante dell’auto campione del mondo 2019, la Mercedes AMG F1 W10 EQ Power+, cercheremo di analizzare (in 2 diversi articoli) il funzionamento degli elementi principali di uno “Steering Wheel” di F1. Ogni team e ogni pilota dispone di un volante personalizzato in base alle caratteristiche soggettive di ognuno. Sebastian Vettel e Charles Leclerc ad es. gestiscono la frizione in modo opposto. Vettel usa la mano sinistra per azionare la frizione nella parte posteriore del volante, mentre Leclerc preferisce agire sulla frizione con la destra.
Nearly time to press go on @F1 2019! #AusGP 🇦🇺 pic.twitter.com/2iT5h0t1mu
— Williams Racing (@WilliamsRacing) March 12, 2019
La Williams si differenzia rispetto al resto dei team, proponendo lo schermo alle spalle del volante, nella struttura dell’abitacolo. Ciascuna squadra ha un gruppo di designer, meccanici e tecnici che lavora sulla “customizzazione” dei volanti, che oramai assomigliano più a degli smartphone. Ciascun pilota partecipa al processo di lavorazione, specialmente circa l’ergonomia del volante, essendo cucito su misura e in base alle preferenze del driver.
Nonostante le forme appaiano molto diverse in alcuni casi, le impostazioni dei diversi volanti delle monoposto di Formula 1 sono molto simili. Nel 2018 la Mercedes ha condiviso un’immagine grafica (foto in alto) con la spiegazione dei controlli principali presenti sul volante.
I pulsanti, come quelli degli aerei, sono realizzati in modo che non possano essere premuti in modo fortuito dal pilota. L’assemblaggio, inoltre, richiede un lavoro di oltre 80 ore. I principali materiali utilizzati sono la fibra di carbonio, il titanio, il silicio e il rame. Ogni singolo volante presenta un costo di quasi 55 mila euro e mediamente i piloti cambiano tre o quattro volanti a stagione.
To be continued…