Bentornati a Formula 1 Radio, la trasmissione più famosa dell’intero circus (o forse l’unica, a parte le trasmissoni radio vere e proprie), che trasmette, stavolta, dalla calda e soleggiata Bercellona.
Il 2016 spagnolo ci ha portato il primo contatto in stagione tra i due contendenti al titolo, la prima vittoria di Verstappen alla prima gara in RedBull, i rumors su una probabile ‘sospensione’ di Hamilton dalla Mercedes. Quest’anno, invece, tanti aggiornamenti, tante novità nel paddock, con la nuova fan zone, i robot che imitano i piloti, ma c’è qualcosa che non cambierà mai, o almeno, non cambierà fino alla fine della stagione: i team radio di Alonso.
Il padrone di casa rivela in conferenza stampa che sarà pronto a lasciare la scuderia di Woking se non sarà in grado di poter lottare per il titolo.
Fonti certe ci dicono che in casa Honda se la siano presa, e parecchio, per questa affermazione, e la MCL32 quindi deciso di farla pagare ad Alonso, facendogli perdere l’intera giornata del venerdì.
“Ferma la macchina.”
Alonso: “Problema al motore.”
“Ok, spegni completamente la macchina.”
Il povero Alonso ha quindi ben pensato di consolarsi giocando a tennis, e le ripicche, tra l’asturiano e il team inglese, sono rimbalzate come una pallina di tennis da un lato del campo all’altro. La MCL 32, l’arbitro del match, però, ancora non vuole saperne di collaborare.
I meccanici McLaren fanno di tutto per riportare la macchina col n. 14 in pista, ma Fernando non sembra molto soddisfatto.
“Il motore sembra buono. Molto più lento di prima. Fantastico.”
Almeno Fernando potrà recuperare i km persi già questa settimana nelle prove libere in IndyCar.
Un altro pilota che sembra perseguitato dalla sfortuna è senza dubbio Sergey Sirotkin: dopo le prime prove libere disputate, si fa per dire, in Russia, Sergey è di nuovo costretto a fare I conti con una RS 17 che proprio non vuole saperne di collaborare col pilota di GP2.
Sirotkin: “Volete che faccia delle tornate per dei test aerodinamici?”
“Nessun test, vai piano, abbiamo un problema con la macchina.”
Ah, Sergey, questo matrimonio con la Renault non s’ha da fare!
Vi abbiamo raccontato, nel nostro appuntamento di Sochi, della storia d’amore infinita tra la Haas e i freni di tutto il mondo, ma c’è una nuova coppia nel circus: stiamo ovviamente parlando di Felipe Massa e Sebastian Vettel che, ancora, si ritrovano a vivere un incontro ravvicinato… che non sembra avere esito totalmente positivo.
Vettel: “Ma perché deve essere sempre Massa?” (A non spostarsi con le bandierine blu).
Massa: “Credo che abbia paura di me.”
Un amore odio, quello tra il tedesco e l’ex pensionato brasiliano. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi anche di questa love story.
Ma veniamo alla nostra consueta Hit Parade!
Il terzo posto è di Carlos Sainz, che, come Bottas, fa di tutto per prendere l’eredità (radiofonica) di Kimi Raikkonen: probabilmente hanno tutti paura che il neopapà perda il famoso “mezzo secondo per figlio” e che si ritiri alla fine dell’anno, e i nostri piloti in griglia proprio non ci riescono ad immaginarsi senza IceMan.
“Wherlein ha una penalità di cinque secondi. Hanno già un vantaggio superiore, accorcia il gap.”
Sainz: “Okay, lasciami solo ora..” (Leave me alone, now…).
Leave me alone, I know what I’m doin… Carlos, è vero che Kimi ha abbandonato la gara, che l’età avanza, okay, ma non starai mica cercando di prenderti il posto di Kimi in Ferrari… vero?
Secondo posto, invece, per colui che è arrivato sul gradino più alto del podio, Lewis Hamilton, che ancora non riesce a digerire la sconfitta dell’anno scorso inflittagli da Nico Rosberg, e ora le sta tentando tutte, ma davvero tutte, per vincere.
Pur di alleggerire la macchina, infatti, il nostro Luigino ha eliminato la sua scorta di liquidi dalla monoposto, togliendo quindi 1 kg al peso complessivo.
Certo, Hamilton avrebbe potuto rinunciare alle catene d’oro, o alla permanente, ma ha preferito rinunciare all’acqua e ai sali minerali, quindi il nostro secondo gradino del podio non va proprio ad un team radio, quando ai sospiri di Lewis che non riesce più a parlare già dopo poche tornate.
E già, Hamilton è così furbo che, pur non parlando in radio, riesce anche ad arrivare sul podio! Incredibile.
Assegniamo infine il primo posto che va di diritto a Sebastian Vettel e ai suoi team radio da cardiopalma che hanno animato il Q1.
Appena fuori dalla pit lane, Sebastian ringrazia il team per il duro lavoro svolto nella sostituzione del motore, che gli ha permesso di poter partecipare alla Qualifica già dal primo minuto.
Vettel: “Grazie ragazzi per il lavoro svolto, siete stati fantastici.” è stato questo il messaggio del tedesco già nelle prime curve, quando non sapeva ancora che quello sarebbe stato un giro di pista costellato dal terrore, non solo per lui e tutto il muretto box, ma per l’Italia intera.
“Rallenta, rallenta. Ferma la macchina, ora.”
Vettel: “Siete sicuri?”
“Torna ai box, cerca di tornare ai box.”
Vettel: “Ok, informatemi sul traffico, penso abbiate visto il problema.”
Ma dopo qualche secondo, torna la luce sul box Ferrari, e sicuramente anche il sorriso sotto il casco del n.5.
“Ok, siamo a posto.”
Vettel: “Si, fatemi sapere.”
“Si va bene, puoi spingere.”
E per fortuna Gina si è svegliata, segnando, a fine Q3 un tempo di soli 51 millesimi inferiore a quello della pole position, non male!
E dopo la nostra classifica, anche a Barcellona assegniamo il nostro consueto “Premio Honestly: what are we doin here?”.
Se a Sochi il premio è stato ampiamente meritato dalla McLaren Honda, stavolta non possiamo far altro che dare a Stroll ciò che è di Stroll.
Stroll:”Ho davvero problemi a tenere le gomme in temperatura.” E a terminare una gara. E a tenere il volante fermo in rettilineo. A non andare a muro senza motivo.
E ancora, nelle FP2:
Stroll: “Ah, ho fatto un errore.” Sii onesto, Lance, solo uno?
Certo, il nostro “Richie Rich” è migliorato, è riuscito persino a completare 2 GP interi, e noi siamo molto, molto fieri di lui. Ma ancora crediamo che Lance abbia sbagliato mestiere, e più che la tuta e il casco, gli sarebbero stati meglio giacca e cravatta. Il tipico abbigliamento da banchiere, no?
Da Barcellona è tutto. Ci vediamo a Montecarlo, e siamo sicuri che Hamilton si presenterà con una tuta stile smoking, dieci catene d’oro e champagne da sorseggiare sotto il casco.
Appuntamento a Monaco, e continuate a seguirci su newsf1.it!
di Marika Laselva
Twitter: @MarikaLaselva