Formula 1 – Anche a Silverstone le Mercedes hanno corso da sole, mentre alle loro spalle c’è stata una splendida lotta per la terza piazza.

 

Le qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna  di Formula 1 hanno sottolineato una volta in più lo strapotere delle Mercedes, semplicemente inarrivabili per la concorrenza. Lewis Hamilton ha staccato la novantunesima pole della carriera, la settima a Silverstone. Nessuno come lui. Valtteri Bottas si è fermato a tre decimi da un compagno di squadra che ne ha semplicemente di più rispetto a lui. Dietro le W11 c’è il vuoto. Max Verstappen e Charles Leclerc si sono visti rifilare un secondo abbondante, con una Red Bull targata Honda che doveva vincere il mondiale relegata al ruolo di comprimaria. La Ferrari maschera le sue magagne grazie ad un fantastico giro del monegasco, mentre Sebastian Vettel non è andato oltre il decimo posto dopo un week-end da incubo.

Vettel

Il problema della F1 attuale non sta di certo nella manifesta inferiorità del Cavallino, ma in un potenziale esageratamente superiore delle frecce diventate nere.

Oramai ci si avvicina ad ogni gara con la consapevolezza di lottare per un terzo posto come massimo obiettivo, visto che le Mercedes hanno la possibilità di andare in passeggiata senza dover mai forzare. Quando lo fanno, il vantaggio non è mai inferiore al secondo al giro. Un’eternità in Formula 1. L’interesse per questo sport sta crollando, inutile ed anche stupido fare paragoni con i cicli del passato perché una roba simile non si è mai vista. Sia Red Bull, che Ferrari, Williams e McLaren hanno visto i loro domini durare molto meno, con qualche avversario che almeno ogni tanto riusciva ad innescare delle belle lotte. Oggi tutto questo non è possibile. La ritrovata superiorità della power unit di Brixworth lascia poche speranze anche in vista dei nuovi regolamenti 2022, dal momento che le unità propulsive resteranno identiche. Mercedes può permettersi di montare un’ala posteriore ben più carica della concorrenza restando irraggiungibile nei rettilinei, guadagnando velocità in curva. Tutte cose impossibili per gli avversari.

Mercedes Racing Point

L’unica speranza sembra venire da un’emerita utopia, ovvero che gli anglo-tedeschi lascino il Circus cedendo il passo all’Aston Martin, che nel 2021 prendere il posto della Racing Point. Un abbandono per manifesta superiorità della Mercedes si era già visto agli albori della F1 negli anni cinquanta e ad oggi è l’unica possibilità per tornare a vedere un briciolo di competizione. Altrimenti, la strada per la morte di questo sport è spalancata.

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