La F1 sta vivendo una delle lotte al titolo mondiale più incredibili ed emozionanti degli ultimi anni. Max Verstappen e Lewis Hamilton stanno dando battaglia in pista a ritmo di giri veloci e gare splendide. Ma la battaglia è anche fuori il circuito e in questo gran premio del Brasile gli animi tra le due scuderie sono stati più tesi che mai. Le due compagini sono state protagoniste di innumerevoli polemiche durante questo campionato. In questo fine settimana i riflettori si sono accesi sulla penalità inflitta al pilota inglese per un’irregolarità sull’ala posteriore legata al DRS, che lo ha costretto a partire dal fondo dello schieramento nella Sprint Qualifying, e sulla multa al suo rivale per avere toccato l’ala posteriore della Mercedes in regime di parco chiuso.

Monza F1 Hamilton Vertappen
Monza F1 Hamilton Vertappen

F1, le sanzioni del sabato

In merito alla penalità inflitta al pilota inglese, ne ha parlato Helmut Marko, che ha analizzato l’episodio: “È un’ammenda piuttosto grossa ma va bene così. È stato un errore, e lo accettiamo. La cosa incredibile è che la Mercedes accusi Max di aver presumibilmente danneggiato l’ala posteriore con le sue dita”. A proposito della Mercedes anche Toto Wolff ha parlato di questa penalità e del rapporto con i rivali della Red Bull: “Negli ultimi anni è sempre arrivata la richiesta di ‘aggiustare questo ed aggiustare quello’ – ha commentato – lo abbiamo visto lo scorso fine settimana con la Red Bull, e molte volte anche prima. Ma non ci è stato permesso di farlo. Quello che è chiaro è che non abbiamo un’ala illegale. Era un difetto sul lato destro di entità minima. Questo significa che in realtà abbiamo avuto uno svantaggio in termini di prestazioni. A fine della giornata c’è stata una direttiva tecnica che spiega i regolamenti in modo chiaro, e l’accettiamo. Ora però guarderemo ogni singolo pezzo di nastro che cade, e posso promettere che faremo molte domande nelle prossime gare. Una volta c’era qualcosa come un accordo tra gentiluomini, che ovviamente non si verificherà più – ha concluso – Lewis ha superato 16 macchine e Valtteri ha controllato lo sprint dopo la partenza. Meglio dimenticare la politica e concentrarci su questi risultati”.

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