Il pilota della Red Bull comprende le difficoltà che il collega Vettel ha avuto quando, nella curva dello Stadio, è uscito di pista ponendo fine alla sua gara.

Il colpo di scena del “crash” di Sebastian Vettel andato in scena domenica continua a far discutere. Molte sono state le opinioni, sia positive e che negative riguardo all’errore “fatale” del pilota tedesco, che ha compromesso il risultato nella sua gara di casa ma anche la situazione in classifica piloti (ora a -17 da Hamilton).

Tra le opinioni dei Big, una che spicca su tutte, visto il personaggio, spesso coinvolto in molti incidenti è Max Verstappen.

Il 20enne olandese, al termine della gara che lo ha visto portare a casa un quarto posto prezioso, il quale mette ancora più in evidenza la sua trovata continuità dopo il gp del Canada, ha commentato l’episodio che ha messo fuori dai giochi Vettel.

Max difende il pilota della Ferrari, affermando come, in quel momento della gara, con la pioggia ad intermittenza e solo in alcuni punti della pista, fosse facile commettere anche solo un piccolo errore.

Era veramente difficile capire la pista in quel momento, sopratutto nel tratto dello Stadio (curva del incidente di Vettel). Anche solo facendo un piccolo bloccaggio in quella curva – continua Max – il rischio di uscire di pista era veramente alto. In quelle condizioni, cerchi solo di trovare il grip giusto ovunque, ma non vuoi rischiare troppo, perché sai già che hai diversi punti in saccoccia, però sono incidenti che possono capitare a chiunque.

Quella ad Hockenheim è stata una gara di difficile interpretazione anche in casa Red Bull. Con Ricciardo nuovamente lasciato a piedi dalla nuova PU Renault montata proprio nel weekend tedesco (con conseguente penalità scontata), è toccato a Verstappen salvare il bilancio punti della scuderia anglo-austriaca.

Con l’avvento della pioggia, che andava e veniva ad intermittenza nel secondo settore del circuito, era difficile capire se fosse necessario montare sulle monoposto le gomme intermedie o continuare, rischiando, con le slick poiché solo una parte della pista era umida.

La scuderia di Milton Keynes era entrata nel pallone, poiché in un primo momento hanno richiamato Verstappen per montare le gomme intermedie ma dopo due giri lo hanno ulteriormente richiamato ai box per rimettere le gomme slick Ultrasoft.

La fortuna per la Red Bull è stata l’avere il margine sufficiente per coprire un ulteriore sosta senza perdere il quarto posto.

“Semplicemente non è stato un azzardo felice– ha commentato il 20enne olandese- solitamente prego nella pioggia perché ci può aiutare, ma questa volta non mi ha aiutato e il quarto posto era il miglior risultato possibile.”

“Ad un certo punto ha iniziato a piovere molto, sopratutto nelle curve 8 e 10 e quindi ho pensato che se avesse continuato a piovere in quel modo anche nel terzo settore, il nostro azzardo avrebbe funzionato” ha continuato Max

La “danza della pioggia” dell’olandese non ha avuto gli effetti sperati e si è dovuto accontentare della medaglia di legno.

“Purtroppo la pioggia non si è intensificata come avremmo voluto e quindi ho dovuto ricominciare tutto da capo facendo un’ulteriore sosta ai box. Abbiamo provato a rischiare ma non ha funzionato” ha concluso il pilota della Red Bull

Giuly Bellani

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