Il due volte campione del mondo della Formula E Jean Eric Vergne, ha parlato del suo passato in Toro Rosso agli ordini di Helmut Marko.

Jean Eric Vergne è stato uno dei più grandi talenti passati dalla corte di Helmut Marko. Il pilota francese ha corso in Toro Rosso dal 2012 al 2014, venendo in seguito estromesso dal programma per favorire l’ingresso di Max Verstappen e Carlos Sainz, nella stagione in cui Daniil Kvyat venne promosso in Red Bull. Il pilota transalpino ha poi trovato la propria dimensione in altre categorie, ottenendo diversi successi nell’endurance in classe LMP2 e soprattutto in Formula E. Con il team DS Techeetah ha infatti vinto gli ultimi due campionati della serie ”full electric”, tornando a parlare del suo passato in Formula 1 negli ultimi giorni.

Ai tempi della Red Bull mi sentivo un robot. Mi dicevano continuamente dormi in questo posto, mangia questo, fai quel determinato sport, sorridi lì, non scherzare troppo. Quando sali in macchina non ne sei felice, non ti senti te stesso. A me piace divertirmi, amo ciò che faccio. Per quale motivo dovrei comportarmi in maniera diversa se non lo voglio? Sono comunque orgoglioso di aver corso in Formula 1”.

Vergne ha in seguito ammesso di aver anche sbagliato in alcune occasioni: ”Mi sentivo il re, pensavo di poter gestire tutti quanti. La gente pensava che fossi una persona negativa perchè sorridevo raramente, e questo è vero. Ho avuto bisogno di tempo per capire che serviva sorridere spesso. Mi hanno detto che sarei stato licenziato durante le vacanze del 2014 con la mia famiglia, è stato uno shock. Tutti i miei sogni si erano infranti. Quando ho lasciato la F1 non avevo più soldi, non ne avevo fatti abbastanza in Red Bull. La gente pensa che la Formula 1 sia piena di soldi e mi sono considerato un milionario, spendendo subito tutto ciò che avevo guadagnato. Ho avuto bisogno di tre anni per riprendermi del tutto”.

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